Covid. Cicas, Cciaa Cosenza sostenga imprese in difficoltà. Ecco le proposte
Sospendere per l’anno fiscale 2020 il contributo camerale previsto dalla Camera di Commercio di Cosenza e massima collaborazione con tutti gli organi preposti, affinché i ritardi di pagamenti di assegni bancari, durante questo periodo, siano considerati come i ritardi cambiari, esenti da imposte e con l’espresso divieto di qualsiasi segnalazione, in ogni sede, di qualsiasi mancato pagamento avvenuto durante il periodo dal 12 marzo scorso e per tutta la durata della crisi.
È questa richiesta che avanza Francesco Volpentesta e Andrea Sconza, dirigenti della Cicas, la Confederazione Imprenditori, Commercianti e Artigiani del Turismo e Servizi al Presidente della Camera di Commercio bruzia, così da consentire alle imprese qualche elemento in più utile a superare lo shock economico causato dallo stop imposto dall’emergenza sanitaria.
L’organizzazione, inoltre, sottopone la possibilità di costituire o di utilizzare parte dei fondi rotativi e di credito, di garanzia, basato sui principi della rotazione del capitale, ossia finanziamenti a breve e lungo termine, basati su procedure semplificate per le imprese che vogliano attivare o aumentare gli affidamenti bancari.
La Cicas reputa poi che il Fondo Rotativo per le Imprese potrebbe essere lo strumento finanziario mediante il quale la Camera di Commercio si renda partecipe al capitale di rischio delle aziende attraverso, ad esempio, la sottoscrizione di garanzie a società bancarie e finanziarie, per l’accesso ad affidamenti o ad aumenti di affidamenti in essere.
In ultima analisi, un’ulteriore azione di contrasto, potrebbe essere quella della sottoscrizione di quote di capitale, con cui la Cciaa diventi socia dell’impresa per un periodo di tempo limitato, di massimo 5 anni, sostenendola in questa delicata fase.