Covid. Il bollettino: contagi ancora in salita, 42 in più da ieri. Aumentano anche i deceduti

Calabria Cronaca

Raddoppiano rispetto a ieri (QUI) i casi covid19 in Calabria nelle ultime 24 ore. Questo il dato fornito come al solito dalla Regione alle 17 di ogni pomeriggio nel consueto bollettino ufficiale.

9963 il complesso dei tamponi eseguiti finora, 9230 quella risultati fortunatamente negativi ma che spingono il totale dei contagi di corregionali alla somma di 733, ovvero 42 in più da ieri.

Altro dato fortemente negativo in questa emergenza il fatto che, sempre da ieri, salgano a 45 i deceduti (QUI), con l’aggiunta nelle ultime ore di altri 4 pazienti che non ce l’hanno fatta a superare la malattia: uno è morto a Reggio Calabria (QUI), due nel catanzarese (QUI) ed uno ancora nel vibonese (QUI).

Da contro, segno positivo per quanto riguarda i guariti e dimessi dagli ospedali della regione, sebbene possano apparire ancora pochi sono già 26 coloro che hanno superato l’infezione.

Ricordando sempre che i conteggi dell’ente sono formulati in base al luogo di ricovero dei pazienti e non in base alla loro provenienza, come ormai noto è quella di Reggio Calabria la provincia che segna il numero più alto di covid, 218 (11 in più da ieri): di questi 35 sono in reparto; 4 in rianimazione; 157 in isolamento domiciliare; 11 guariti e 11 deceduti.

Cosenza - suo malgrado - non è da meno con 200 casi (8 in più da ieri): 54 in reparto; 3 in rianimazione; 126 in isolamento domiciliare; 5 guariti; 12 deceduti.

A Catanzaro altri quattro positivi in più da ieri portano il complessivo a 166: 68 in reparto; 8 in rianimazione; 64 in isolamento domiciliare; 10 guariti; 16 deceduti. Nel totale sono sempre ricompresi i due pazienti trasferiti da Bergamo.

Anche Crotone registra un aumento, di 8 casi, arrivando a 98 totali: 22 in reparto; 72 in isolamento domiciliare; 4 deceduti.

Infine, undici in più i Covid segnalati a Vibo Valentia, sempre rispetto a ieri, che al momento sono dunque 51: 4 in reparto; 2 in rianimazione; 43 in isolamento domiciliare, e si aggiorna a due il numero invece deceduti, con l’ultimo avvenuto proprio oggi.

I soggetti attualmente in quarantena volontaria in Calabria sono 9308, e così distribuiti: 3085 a Cosenza; 3056 a Reggio Calabria; 1329 a Crotone; 1227 a Catanzaro e 611 a Vibo Valentia.

Infine, le persone giunte in regione che si sono registrate sono 12.988. Nei conteggi riportati non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.

AUMENTO DI CONTAGI STABILE

L’aumento dei casi di coronavirus rimane stabile in Italia. Nelle ultime 24 ore le persone che si sono ammalate sono state 2339. Resta stabile anche il numero di decessi, nell’ultimo giorno sono morte 766 persone (ieri le vittime erano state 760), arrivando a un totale di decessi 14.681.

Ancora una volta il bollettino della Protezione civile parla di positivi ma ha anche fornito il dato dei tamponi effettuati. Rispetto a due giorni i test eseguiti sono stati più di 80mila.

Anche il numero dei guariti si attesta sugli stessi livelli e ha raggiunto quota 19.758; rispetto a ieri sono stati 1480 in più. Dall'inizio dell'epidemia sono 119.827 infette le persone affette da coronavirus, e a oggi 4.585 i nuovi contagi rilevati alle ultime 24 ore.

I DATI REGIONE PER REGIONE

Nelle singole regioni i casi di covid sono: Lombardia 47.520 (+1455, +3,2%); Emilia-Romagna 15.932 (+599, +3,9%); Veneto 10.464 (+353, +3,5%); Piemonte 10.896 (+543, +5,2%); Marche 4.230 (+132, +3,2%); Liguria 3.965 (+183, +4,8%); Campania 2.677 (+221, +9%); Toscana 5.499 (+226, +4,3%); Sicilia 1.859 (+68, +3,8%); Lazio 3.600 (+167, +4,9%); Friuli-Venezia Giulia 1.879 (+80, +4,4%); Abruzzo 1.563 (+66, +4,4%); Puglia 2.182 (+105, +5,1%); Umbria 1.179 (+51, +4,5%); Bolzano 1.559 (+80, +5,4%); Calabria 733 (+42, +6,1%); Sardegna 825 (+31, +3,9%); Valle d’Aosta 719 (+51, +7,6%); Trento 2.109 (+106, +5,3%); Molise 176 (+11, +6,7%); Basilicata 261 (+15, +6,1%).

BORRELLI: “UNICA DATA CHE CONOSCIAMO È QUELLA DEL 13 APRILE”

In merito alla fase 2, per il direttore della Protezione civile Angelo Borrelli, l’unica data è “quella del 13 aprile, così come annunciato dal presidente del Consiglio”. Per Borrelli le misure sono determinate in base all'evoluzione della situazione in atto, perché quello che stiamo fronteggiando è un virus nuovo e non possiamo fare previsioni. Abbiamo un comitato tecnico scientifico che in queste ore si sta confrontando. La decisione su come affrontarla sarà rimessa al Cdm”.

(ultimo aggiornamento 18:47)