Covid. Il bollettino: curva in brusco ribasso, “soli” nuovi 8 casi in Calabria ma confermati 4 decessi
Dopo gli oltre 40 covid accertati nella giornata di ieri (QUI), scende e bruscamente la curva dei contagi in Calabria, che rispetto all’ultimo bollettino della Regione, quello esattamente di 24 ore fa, segna ad oggi altri “soli” otto casi di nuovi positivi al virus, spostando la lancetta del totale a 741, ovviamente dall’inizio dell’epidemia ad oggi alle 17.
Da contro crescono ancora i decessi, rispetto a venerdì sono quattro in più, la maggior parte dei quali, tre, avvenuti a Catanzaro, un altro a Cosenza. Il complessivo delle persone che hanno finora perso la vita con o per il covid tocca quasi quota 50, 49 per la precisione (QUI). Sale a trenta invece il numero dei pazienti dimessi.
In Calabria, ad oggi sono stati effettuati 10.700 tamponi, 9959 quelli risultati fortunatamente negativi.
I CASI PER PROVINCIA
Quanto invece alla distribuzione territoriale dei casi (ricordando sempre che viene applicato dalla Regione il metro della provincia di ospedalizzazione dei pazienti e non della loro provenienza geografica), a Reggio Calabria i casi aumentano di 4 unità rispetto a ieri, arrivando in totale a 222: di questi, 35 sono in reparto; 4 in rianimazione; 159 in isolamento domiciliare; 13 i guariti ed 11 i deceduti.
A Cosenza nessun positivo segnalato nelle ultime 24 ore, il complessivo quindi rimane a 200: 54 in reparto; 2 in rianimazione; 126 in isolamento domiciliare; 5 guariti. Come accennavano, però, c’è stato un altro decesso, ed il totale delle vittime è oggi di 13.
Un solo caso in più, ancora, a Catanzaro, 167 quindi i positivi: 60 in reparto; 8 in rianimazione; 68 in isolamento domiciliare; 12 guariti. Ma sale purtroppo il numero dei deceduti che arrivano così a 19.
Nella provincia di Crotone non si segnalano da ieri aumenti di contagi, che restano a 98. Un dato però che potrebbe essere "falsato", considerando che la stessa Asp pitagorica ieri, in tarda serata, ha reso noto di non poter comunicare il numero di nuovi covid per un problema tecnico accorso ai laboratori di Catanzaro. Quanto agli attuali, 22 sono in reparto; 72 in isolamento domiciliare; 4 i deceduti.
Tre positivi in più da ieri, infine, a Vibo Valentia, che arriva oggi ad un totale di 54 casi: 7 in reparto; 1 in rianimazione; 44 in isolamento domiciliare; 2 deceduti.
DIMINUISCONO LE QUARANTENE
Anche i calabresi in quarantena volontaria, intanto, sono diminuiti a 8602, 706 in meno rispetto a ieri e sono così distribuiti: 3037 a Reggio Calabria; 2395 a Cosenza; 1357 a Crotone; 1247 a Catanzaro e 566 a Vibo Valentia.
Le persone tornate in regione e che si sono registrate al sito dell’ente sono 13.158. Nei conteggi riportati sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.
ITALIA: 2800 NUOVI CASI, CALANO RICOVERI IN RIANIMAZIONE
Arrivano a 88.274 le persone ad oggi positive in Italia (124.632 i casi totali), 2886 in più rispetto a ieri. Di queste 3994 si trovano assistite nelle terapie intensive: “un dato importante” lo ha definito Angelo Borelli, Capo della Protezione Civile nazionale, spiegando che i pazienti in rianimazione scendono di 74 unità, elemento rilevante che “consente ai nostri ospedali di respirare … è il primo valore negativo da quando abbiamo avviato l’emergenza”, ha ribadito ancora Borelli.
Tornando ai freddi numeri, sempre ad oggi 29.010 affetti da covid sono ricoverati, mentre la maggior parte, il 63% del totale, cioè in 55.270 sono invece in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
In “continua e costante diminuzione” anche i deceduti, che nelle ultime 24 ore sono stati 681 nuovi deceduti (per un totale di ad oggi di 15.362), e su questo punto ancora Borrelli ricorda come il 26 di marzo scorso si sia toccato il massimo storico, con 969 morti. I guariti, infine, sono nel complesso 20996 guariti, 1238 in più che si aggiungono a quelli dell’ultimo bollettino.
I POSITIVI REGIONE PER REGIONE
Quanto alle altre regioni italiane questi i totali dei casi di covid accertati: 27.220 in Lombardia, 12.523 in Emilia-Romagna, 9.693 in Piemonte, 9.093 in Veneto, 5.054 in Toscana, 3.497 nelle Marche, 3.106 nel Lazio, 2.894 in Liguria, 2.496 in Campania, 1.973 in Puglia, 1.726 in Sicilia, 1.753 nella Provincia autonoma di Trento, 1.336 in Friuli Venezia Giulia, 1.356 in Abruzzo, 1.201 nella Provincia autonoma di Bolzano, 927 in Umbria, 789 in Sardegna, 560 in Valle d’Aosta, 244 in Basilicata e 171in Molise.
LOCATELLI: BENE CALI MA ANCORA NON SUPERATA FASE CRITICA
Durante le consueta conferenza delle 18, presso la sede nazionale della Protezione Civile, anche Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore della Sanità, è voluto tornare sul calo dei ricoveri in terapia intensiva dei pazienti affetti dal coronavirus, definendogli anch’egli “largamente incoraggianti”.
“Se guardiamo i numeri dal 27 marzo ad oggi, quindi su un arco temporale di nove giorni - ha specificato Locatelli - siamo passati da più di 120 accessi nelle terapie intensive a un saldo negativo di 74 soggetti, cioè abbiamo 74 malati che non sono più oggi nelle terapie rispetto a ieri e anche il numero dei deceduti si è ridotto”.
Però, ha ribadito chiaramente il numero uno del Css, “ancora una volta valga il messaggio forte che questo non deve essere minimamente letto come un messaggio che ormai abbiamo superato la fase critica e il pericolo è scampato. Non abbiamo scampato proprio nulla e sono (questi numeri al ribasso, ndr) la dimostrazione che quanto è stato messo in atto è servito per contenere la diffusione epidemica e ridurre sia il numero dei nostri concittadini deceduti sia di coloro che devono fare ricorse a cure di terapia intensiva”.
(aggiornata alle 18:35)