Infermieri vincitori concorso: “graduatoria ferma e tagli alle assunzioni, ma perché?”
“Perché alimentare il precariato quando vi sono graduatorie di idonei che hanno superato un concorso? Non è forse vero che per accedere al pubblico impiego è obbligatorio superare un concorso (Art. 97 della Costituzione)? Non è chiaro il motivo per il quale la pubblica amministrazione destina somme ingenti per espletare concorsi per poi virare sul precariato con un ingente sperpero di denaro”.
Perché se il Governo da Roma ha inviato 130 milioni da spendere per la sanità calabrese, se ne utilizzerà solo il 10% per l'assunzione di personale, ovvero solo 13 milioni per il prossimo biennio??Che fine faranno gli altri 117 milioni? Se il problema principale che attanaglia la sanità calabrese è l'asfissiante carenza di personale, perché non si investe sul ricambio generazionale? Perché alcune AO e Asp calabresi non hanno ancora presentato il fabbisogno di personale avendo come data ultima il 28 febbraio 2020”?
Dubbi legittimi ed aleggianti quelli avanzati da circa 260 infermieri idonei in graduatoria concorsuale per quanto riguarda il concorso bandito nel 2018 dall'Azienda ospedaliera "Annunziata - Mariano- S. Barbara" di Cosenza, ma che hanno visto vanificare ogni sforzo anche dopo aver superato ben 4 prove concorsuali.
Ormai disperati per non vedersi confermati negli incarichi lavorativi, rivolgono quindi tutte le loro perplessità ai Ministri di riferimento, alla presidentessa della Regione Calabria Iole Santelli, a Belcastro e al Commissario ad acta Saverio Cotticelli, attualmente referenti della sanità calabrese ai sindaci e a noti programmi televisivi per dare maggiore visibilità all'assurdità della situazione.
“Vi chiediamo – è la supplica dei precari - di indagare e andare a fondo, perché ad oggi abbiamo ricevuto solo promesse disattese. Noi idonei pretendiamo lo scorrimento delle graduatorie e il rispetto della legge. non chiediamo altro. Nel frattempo rimaniamo disponibili al confronto, ad eventuali delucidazioni in merito a questa vicenda, a testimoniare, fornire dati e riscontro di quanto finora descritto. Quando il presidente Conte ci consentirà di uscire di casa saremo in Cittadella”.
“Volevamo intanto ricordare – precisano i professionisti della sanità - che secondo un protocollo d’intesa sindacale volto ad affrontare il mantenimento dei Livelli Essenziali Di Assistenza (LEA), avvenuto l'8 maggio 2019 presso il Dipartimento Tutela Della Salute e Politiche Sanitarie della Cittadella regionale di Catanzaro, al quale erano presenti il Commissario ad Acta Saverio Cotticelli, il Dirigente Generale Tutela della Salute Antonio Belcastro, i segretari generali di Cgil-Fp, Cisl Fps e Uil Fpl.
“Sul suddetto – spiegano al termine della loro contestazione - è contenuta e sottoscritta l’impegno delle aziende sanitarie di utilizzare le graduatorie di tutte le figure degli “idonei” tenendo conto della cronologia delle stesse fino a portarle ad esaurimento, prima di procedere all'espletamento di altri concorsi. Tutte promesse, con tanto di firme dei diretti interessati, ovviamente disattese”.