Riparte il servizio civile: volontari impegnati in 15 progetti Arci dislocati sul territorio calabrese
I 73 volontari impegnati nei 15 progetti di servizio civile su tutto il territorio calabrese hanno ripreso la loro attività volontaristica dal 16 aprile scorso. Dopo la battuta d’arresto imposta dal lockdown, riprende quindi l’attività progettuale partendo sempre dalle esigenze dei territori e dalla capacità dei vari enti di rimodulare i progetti stessi.
La ripartenza, naturalmente, tiene conto delle misure di sicurezza e di prevenzione dettate dai dpcm dell’esecutivo nazionale: in virtù di ciò, alcuni volontari lavoreranno sul campo e altri da remoto.
Le attività dei volontari, infatti, saranno organizzate in ottemperanza alla circolare del 4 aprile scorso che stabilisce tutte le modalità in relazione all’impiego degli operatori volontari del servizio civile universale nell’ambito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
La circolare ricorda che è “dovere delle istituzioni, degli enti e dei giovani operatori volontari che compongono il nostro sistema del servizio civile continuare ad assicurare, con responsabilità e consapevolezza, il contributo quotidiano a favore dei territori e delle comunità, rispondendo al proprio mandato di difesa non armata e nonviolenta della Patria”. Per questo è necessario che gli operatori volontari del servizio civile universale tornino a disposizione.
A tal proposito verranno riprese, inoltre, la formazione specifica e generale che momentaneamente si terrà a distanza. Ciò, fino a quando le misure restrittive della quarantena non permetteranno di tornare in aula nelle tradizionali modalità di formazione e confronto, già utilizzate da formatori e volontari del servizio civile.
Si riparte, dunque, nel pieno spirito del servizio civile che con le sue molteplici attività continua a garantire la presenza decine e decine di volontari al servizio del territorio. Il servizio civile, c’è! I volontari sono in campo, anche in tempo di pandemia! Un tempo complesso e difficile che sta mettendo a dura prova il mondo intero e che, per i giovani volontari del servizio civile rappresenta un’esperienza unica e straordinaria dal punto di vista umano e formativo. I volontari costituiranno un valore aggiunto a tutte quelle forme e realtà di volontariato autentico e solidale che, da quando è iniziato il lockdown, l’Italia ha espresso sui territori.
Sono tante le persone che, costrette a casa per la quarantena hanno più difficoltà di altre a vivere la difficile quotidianità segnata dall’emergenza sanitaria e dalla crisi economica. A tutte queste persone, soggetti fragili da sempre, ora più che mai anelli deboli di una società sconvolta dalla pandemia globale, i volontari del servizio civile garantiscono la loro presenza e il loro sostegno a chi non è in condizioni di ‘attraversare’ da solo la tempesta chiamata Coronavirus.