Fase 2. Falcomatà: "Infanzia, scuola e educazione siano al centro”
"Il mondo dell'infanzia dovrà essere al centro dei programmi di sviluppo immaginati per la fase due dell'emergenza Covid. Quando i genitori rientreranno al lavoro devono avere la possibilità di far frequentare ai bambini centri estivi e altre strutture educative, come ludoteche e centri famiglie, pur nel pieno rispetto delle norme sul distanziamento, sfruttando anche gli spazi all'aperto, cortili e parchi, e con numeri contingentati. Il Governo si attivi immediatamente per garantire le risorse necessarie ad attivare queste strutture, sfruttando anche la disponibilità di scuole paritarie accreditate, ludoteche ed altre strutture dedicate all'infanzia". Lo dichiara il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che ritiene “l'educazione dei bambini una priorità”.
Priorità condivisa con altri colleghi sindaci delle Città Metropolitane, a partire dal Presidente Anci Antonio Decaro che insieme a Dario Nardella e a Michele de Pascale hanno partecipato ai lavori del tavolo convocato dal governo sul tema dei bambini e di un loro graduale ma indispensabile ritorno alla vita attiva.
"Chiusi in casa da quasi due mesi, con le scuole chiuse e con videolezioni – aggiunge Falcomatà - non sempre efficienti a causa delle difficoltà sulle dotazioni tecnologiche, nonostante lo straordinario impegno degli insegnanti e del mondo della scuola, i bambini hanno sofferto i pesanti effetti di questa crisi sanitaria. L'obiettivo oggi è quello di consentire un loro graduale rientro alla normalità, sfruttando spazi, tempi e tecnologie per il necessario rispetto del distanziamento sociale".
"Altra priorità assoluta - ha aggiunto il sindaco - è il rientro a scuola in sicurezza previsto per settembre, in ambienti scolastici che devono poter accogliere bambini e ragazzi in aule rese compatibili con le nuove normative. E' necessario quindi prevedere delle risorse e snellire le procedure burocratiche per poter avviare da subito i necessari lavori di adeguamento. Ed anche nell'ottica di riavviare attività didattiche a distanza – conclude - è necessario che siano stanziate ulteriori risorse per le famiglie più fragili per l'acquisto di tablet e computer, attivando anche accordi con i gestori della telefonia affinché la navigazione sulle piattaforme scolastiche sia sempre gratuita, stabile ed efficiente".