Disabilità, le associazioni chiedono incontro urgente alla presidente Santelli
Costituzione di un coordinamento regionale delle associazioni per la tutela dei diritti delle persone con sindrome di Down, Autismo e Disabilità Intellettiva. Così Alcune associazioni del terzo settore hanno deciso di riunirsi in un Coordinamento Regionale, affinché i Diritti delle Persone con sindrome di Down, Autismo e Disabilità Intellettiva vengano tutelati.
Il coordinamento regionale ha quindi stilato un programma di interventi urgenti per l’applicazione di buone prassi alla presidente della Regione Calabria Jole Santelli, all'assessore alle Politiche sociali Gianluca Gallo, all'assessore all'Istruzione Sandra Savaglio, al dirigente generale delle Politiche sociali Roberto Cosentino, al dirigente generale alla Tutela della salute Antonio Belcastro, al presidente della Consulta Terzo settore Giovanni Pensabene, al direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale della Calabria Maria Rita Calvosa ed al Garante per l'Infanzia e l'adolescenza Antonio Marziale.
Alla richiesta hanno aderito: associazione Italiana Persone Down sezione di Cosenza - Emily Amantea; Diversi ma Uguali KR - Alessia Sisca; la Crisalide Odv- Roberto Salerno; Lucky Friends A.S.D. Lamezia Terme- Rosario Cortese; Mamas Lucky Associazione di Volontariato Lamezia Terme- Lucia Perri; Associazione Italiana Persone Down Catanzaro- Girolama Mustari; Gli Angeli Di Pollicino - Mariangela Giovinazzo; Heart Arte Accademy A.S.D. - Enrico Borrelli; Ragazzi in Gamba Palmi– Antonio De Nuccio; Io Noi ODV - Concetta Cianni; Angsa Crotone – Nadia Fabiano.
Il coordinamento ha ricordato che “i bambini e i ragazzi con sindrome di down, autismo e disabilità intellettiva hanno bisogno di interventi psicoeducativi, logopedici e di didattica speciale precoci, intensivi e continuativi per acquisire gli apprendimenti di base”. Attività che si sono “a seguito all’emergenza sanitaria, lasciando un vuoto educativo gravissimo per l’evoluzione cognitiva, personale e relazionale degli interessati. Certamente il distanziamento sociale è stata l’unica soluzione efficace per stigmatizzare il potenziale contagio da Covid19, ma ad oggi poco o niente è stato programmato per ripristinare gli interventi educativi e riabilitativi delle persone con disabilità, né tantomeno si è pensato ad interventi alternativi.
“È del 27 aprile la lettera del Ministro Azzolina per tutti i dirigenti scolastici sull’argomento didattica a distanza per alunni con disabilità, ma non è stata assolutamente risolutiva, visto che ancora, dopo due mesi arrivano segnalazioni di alunni letteralmente abbandonati dai loro insegnanti curriculari e di sostegno, e con loro sono state abbandonate anche le famiglie, senza supporto e senza relazioni con i docenti”.
Per il coordinamento, che ricorda la difficoltà della situazione “non è più possibile pensare di poter lasciare indietro degli studenti e che per loro non venga garantito il diritto allo studio. Ma l’inadempienza che ha per vittime le persone con disabilità non si limita a questo. In Calabria non tutte le Asp territoriali hanno previsto la riattivazione delle terapie riabilitative, come da DPCM 26 aprile 2020; tantissime non prevedono di attivare servizi alternativi, come la tele riabilitazione, per tutelare i pazienti dai rischi di contagio.
“È dunque inammissibile che chi godeva di questi servizi rimanga escluso: tali servizi devono essere garantiti, con diverse e nuove modalità. Si rimanda, per esempio, alle Buone Pratiche della Regione Emilia Romagna dove sono stati subito erogati interventi di sostegno educativo a domicilio e aperti in deroga alcuni Centri del Privato Sociale, autorizzati dai Comuni e dalla AUSL, per l’accesso di PcD al fine di dare continuità educativa e sollievo ai caregiver. La prolungata sospensione dei servizi, in Calabria, in un clima di grave incertezza e di isolamento forzato, ha causato gravi ricadute sul funzionamento delle persone”.