Radioattività ambientale, nel rapporto Isin anche il contributo di Arpacal
C’è anche il contributo dell’Arpacal nel rapporto nazionale Isin sulla radioattività ambientale. L’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN) ha infatti pubblicato il rapporto 2019 su “La sorveglianza della radioattività ambientale in Italia” con il quale si fornisce un’elaborazione e una rappresentazione dei dati nazionali della sorveglianza sulla radioattività ambientale.
E per la prima volta sono anche riportate le valutazioni e prime aggregazioni dei dati raccolti dalle Arpa Appa e dall’ISIN fino al 2019 sulla esposizione al radon nelle abitazioni. In Calabria, i laboratori fisici dei dipartimenti provinciali dell’Arpacal trasmettono periodicamente molti dati che rientrano nel report annuale dell’ISIN.
Inoltre, l’Ispettorato ed il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), attraverso le Arpa ed Ispra, hanno siglato un accordo di collaborazione per coordinare le attività riferite all’acquisizione dai territori regionali dei dati per la sorveglianza della radioattività ambientale, ma anche supportare, sempre a livello territoriale, nelle istruttorie, i controlli e le ispezioni nelle materie e attività che sono di competenza di Isin.
“La nostra collaborazione in materia con ISIN ora, ed Ispra prima – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra, che ha siglato l’accordo per la Calabria – si basa sulla pluriennale esperienza dei nostri laboratori fisici provinciali, che già popolano i dati della rete Resorad (REte nazionale di SOrveglianza della RADioattività ambientale ) e certamente continuerà per le attività in cui ISIN riterrà di coinvolgerci; abbiamo, infatti, un significativo patrimonio di professionalità nella fisica ambientale e sanitaria da mettere a disposizione”.