Settimana del “laudato si”, invito alla preghiera di Bertolone

Catanzaro Attualità

Dal 18 maggio fino al 24 maggio anche la diocesi di Catanzaro celebra la “settimana del laudato si”. Il 24 maggio si terrà la conclusione dell’evento con una giornata mondiale di preghiera, che ricorda ogni anno l’anniversario della promulgazione della prima enciclica di papa Francesco (24.5.2015). è quanto fa sapere il vescovo Vincenzo Bertolone.

L’invito è quello di “ascoltare le grida della natura stessa”, che geme e piange non soltanto quando la vita umana è soppressa nel grembo materno, o quando viene inibita senza prestare il legittimo aiuto alle persone con diversa abilità, oppure quando non si riconosce il grido del povero (oggi, grido degli invisibili, degli scartati, dei disagiati, dei senza tetto, dei profughi e dei migranti non accolti o respinti…). Le grida sono anche quelle dell’ambiente, dell’ecosistema, in cui l’equilibrio tra creature viventi e non viventi (tra queste anche i virus con struttura a RNA, come abbiamo imparato nella terribile pandemia) è appeso come a un filo, il filo che è nelle mani delle creature intelligenti, nelle nostre mani. Dunque, dobbiamo smetterla di sentirci padroni e dominatori assoluti, peggio ancora di fare i “saccheggiatori” di un pozzo senza fondo, consapevoli che tutto si tiene in un equilibro instabile, dove basta un niente per il disastro”.

Durante la settimana verranno offerti spunti per “la riflessione e le attività pastorali”. L’invito di Bertolone è allora quello di cercare “nella storia della spiritualità cristiana delle figure che, più di altre, ci hanno ricordato il valore dell’aria, dell’acqua, della terra e del fuoco (pensate al “nostro” San Francesco da Paola), oppure come il Servo di Dio Rosario Angelo Livatino, il quale, d’intesa con l’Autorità forestale dell’epoca (Livatino muore nel settembre 1990), mostrava una grande sensibilità per l’ambiente, il suolo, le acque, la gestione dei rifiuti ordinari e dei rifiuti tossici”.

Spazio poi alla preghiera “ci stiamo preparando alla solennità di Pentecoste. Rivolgiamo allo Spirito Santo con le parole di papa Francesco nell’enciclica: «Spirito Santo, che con la tua luce/ orienti questo mondo verso l’amore del Padre/ e accompagni il gemito della creazione,/ tu pure vivi nei nostri cuori/ per spingerci al bene. Laudato si’!.2 Noi invochiamo, nel Rosario, la Beata Vergine con il titolo di Mater creatoris, cioè di Madre che, pur restando una creatura, come noi dipendente dal divino Creatore, ha generato veramente un Uomo, Gesù, in tutto simile a Lei, il quale, Uomo creato, tuttavia, è anche Dio increato e Creatore. "Quando pensiamo al creato dunque penseremo al mistero centrale della nostra Fede: l’unione della natura divina increata, con la natura umana creata assunta dalla Vergine Maria, nell’unica Persona divina del Verbo, Figlio del Padre, Creatore del Cielo e della terra. Mater Creatoris, ora pro nobis! Vi  benedico uno ad uno”.