Case popolari: famiglie costrette a vivere in palazzina pericolante, protesta a Crotone
Stanno protestando davanti al comune di Crotone tre della quattro famiglie che abitavano nella palazzina comunale a Fondo Gesù, oggi pericolante, che è stata da novembre oggetto di sgombero.
Gli alloggi nuovi, in effetti, sono stati già assegnati loro, ma il problema è che l’Aterp ed il Comune ancora non hanno attivato le relative utenze di luce, gas ed acqua e, quindi, di fatto non sono abitabili.
Come hanno spiegato le tre signore che protestano, le loro famiglie, anche in presenza di figli piccoli, alcuni dei quali anche con patologie, sono costretti a vivere ancora nella vecchia palazzina pericolante.
Oltre al pericolo di possibili crolli, lamentano anche la presenza di topi, di muffa e di sporcizia, che rappresentano concrete situazioni di rischio per la loro salute e quella dei loro figli.
Annunciano che non si muoveranno dal comune finchè non arriveranno soluzioni concrete, sottolineando che l’ordinanza di sgombero risale già allo scorso novembre ed altre situazioni similari hanno visto già l’allaccio delle utenze.
Il problema, in realtà, era stato da loro già sollevato a dicembre, e precisamente il 24, ma poi tutto si era bloccato per il sopraggiungere dell’emergenza dovuta al coronavirus.
“Non vogliamo soldi – ha detto una delle manifestanti – ma solo che il comune ci attacchi le utenze, anche perché noi non possiamo farlo non solo perché non abbiamo soldi, ma anche perché le case non sono nostre. Non è più possibile aspettare”.