Camera di Commercio Crotone. I dati sulla demografia delle imprese nel 2010
L'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di imprese intervenute nel corso dell’anno 2010 (Movimprese). Tali elaborazioni rientrano tra le diverse attività di analisi e studio messe in atto dall´ente camerale al fine di approfondire la conoscenza del sistema economico provinciale sia in chiave strutturale che congiunturale. I dati sulla demografia delle imprese, unitamente agli altri dati forniti nel corso dell'anno, consentono alle istituzioni operanti sul territorio di tastare il polso dell'economia locale e programmare idonei interventi per lo sviluppo della provincia.
L’imprenditoria crotonese resiste alla crisi: 1.299 le nuove imprese e tasso di crescita positivo (+0,75%)
I dati che emergono dall’ultima rilevazione Movimprese di Infocamere sulla nati-mortalità delle imprese della nostra provincia, delineano un quadro, stante l’imperversare della crisi, tutto sommato positivo. Il 2010 si è infatti chiuso con un numero di imprese iscritte alla Camera di Commercio di Crotone pari a 17.765 unità, registrando un saldo positivo di 135 imprese per un tasso di sviluppo dello 0,75%, dato che colloca la provincia di Crotone in 64ma posizione, su 105 province, nella graduatoria nazionale per tassi di crescita annuali. Il tasso di sviluppo è frutto di 1.299 nuove iscrizioni, per un tasso di natalità del 7,23%, e di 1.164 cancellazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio), pari ad un tasso di mortalità del 6,48%.
“Il 2010 è stato un anno molto difficile per l’economia nazionale e locale - sono le parole del Presidente della Camera di commercio Fortunato Roberto Salerno – Così come il sistema Italia arranca alla ricerca dell’auspicata ripresa, l’economia crotonese ha vissuto e vive ancora situazioni di particolare criticità come dimostrano le vicende di alcune grandi industrie col conseguente fermo lavorativo e, purtroppo, la cassa integrazione”.
“In tale contesto difficile vissuto dalle imprese e dai lavoratori del nostro territorio i dati che emergono dalla rilevazione Movimprese per l’anno 2010 devono essere letti positivamente come un segnale di fiducia e non possono che suggerire un incoraggiamento. In una provincia che è ultima in tutte le classifiche tranne in quella dello sviluppo delle imprese, il fermento imprenditoriale è un indicatore della voglia di non rassegnarsi e, al contempo, del fattivo sostegno che stiamo dando ai potenziali imprenditori. In presenza di una elevatissima disoccupazione, giovani neolaureati non si danno per vinti e tentano la strada della intrapresa. Inoltre nel deserto delle iniziative in cui si elevano solo proclami, le attività finalizzate alla promozione delle imprese sono le uniche che stanno trovando concretizzazione”.
“La maggiore crescita del settore turistico-ricettivo, infine, conferma ulteriormente la vocazione turistica del nostro territorio – conclude Salerno – ed attesta che stiamo procedendo bene puntando molto su tale settore che, insieme all’agroalimentare di qualità, riteniamo determinante per lo sviluppo dell’intera economia provinciale. Al contempo l’attenzione incessante della Camera di commercio verso la costruzione di fattori di contesto, quali le infrastrutture e la legalità, ha rappresentato una risposta concreta alle esigenze degli imprenditori contribuendo a determinare il risultato positivo atteso ossia l’aumento delle imprese operanti in provincia di Crotone”.
Andamento per settore di attività
Osservando i dati sulla composizione del tessuto economico provinciale si conferma, in linea di massima, l’andamento riscontrato nelle rilevazioni precedenti. In particolare, la rilevazione dell’anno 2010 individua quali settori predominanti della nostra economia: agricoltura, silvicoltura e pesca (28,2%), commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni autoveicoli e motocicli (24,6%), costruzioni (13,3%), attività manifatturiere (8,1%), attività dei servizi di alloggio e ristorazione (5,3%).
Le imprese non classificate (ossia quelle imprese che non hanno ancora denunciato l’inizio attività) rappresentano il 7,8% del totale delle imprese registrate nell’anno 2010. Tra i comparti analizzati, quelli che registrano un saldo positivo sono rispettivamente Commercio all’ingrosso e dettaglio; Riparazione autoveicoli e motocicli, con +33 imprese ed un tasso di sviluppo dello 0,75%, e Attività dei servizi di alloggio e ristorazione, con + 20 imprese ed un tasso di sviluppo del 2,21%.
Tra i saldi negativi spicca quello relativo ad Agricoltura, silvicoltura e pesca che perde ben 128 imprese (-2,47%), costruzioni con 61 imprese in meno (-2,50%) e attività manifatturiere con un calo di 47 unità (-2,81%).
Forma giuridica – crescono le società di capitali
Le imprese della nostra provincia continuano ad orientarsi verso forme giuridiche maggiormente strutturate. Nel 2010, infatti, le società di capitali, con 2.330 unità rilevate, fanno registrare un tasso di sviluppo del 6,03%; a seguire, le società di persone con un tasso del 2,60% per 1.955 imprese iscritte. Anche le imprese con altra forma giuridica (per lo più società cooperative e consorzi) chiudono il 2010 con un tasso positivo, pari allo 0,63%. Negativo, invece, il tasso di sviluppo delle ditte individuali (-0,41%) che resta comunque la forma giuridica maggiormente rappresentata (12.686 imprese). Anche per il 2010, nella composizione della nostra economia, le ditte individuali, come anticipato, prevalgono e rappresentano il 71,4% del tessuto imprenditoriale provinciale. A lunga distanza seguono le società di capitali (13,1%), le società di persone (11%) e le imprese con altra forma giuridica (4,5%).