Il Governo impugna il calendario venatorio della Regione

Calabria Attualità

Su parere conforme di diversi ministeri, il Governo ha impugnato la legge della Regione Calabria n. 34 del 2010 (bilancio) contestando una serie di disposizioni. Tra queste anche l'art. 50 che ha introdotto una modifica in materia di specie cacciabili e di periodi di attività venatoria entrando in conflitto - così riferisce una nota del Ministro Raffaele Fitto, Rapporti con le Regioni - con la normativa statale contenuta nell'art. 18 della legge n. 157/1992.

Le disposizioni, arrivate in seguito alle indicazioni delle associazioni venatorie e approvate a dicembre scorso, hanno modificato il calendario venatorio spostando in avanti le date di chiusura per alcune specie come la beccaccia, gli acquatici e la volpe. In questo modo la Regione aveva corretto in parte il tiro della modifica approvata dopo le disposizioni del Tar, che a novembre aveva invalidato il calendario.

In merito all'impugnativa del Governo la nota del Ministero sottolinea anche che "d'intesa con la Regione Calabria, è stato tuttavia individuato un percorso che porterà alla modifica della parte impugnata della legge e, all'esito, alla conseguente rinuncia all'odierna impugnativa".