Unical: ieri il Consiglio degli studenti
È “vergognoso e antidemocratico” per i cinquantatré rappresentanti che formano il consiglio degli Studenti dell’Università della Calabria, riunitisi nella serata di ieri nei locali intitolati al giovane “Eugenio Miceli, (che oggi verranno ufficialmente inaugurati alla presenza dei massimi rappresentanti istituzionali), l’atteggiamento degli studenti facenti parte ai movimenti “Ateneo Controverso” e “Las Assalto” “Aula P2” che negli ultimi mesi, nascondendosi dietro un arrogante ed infruttuoso criterio di pseudo-protesta stanno invadendo spazi riservati al mondo studentesco e alle attività didattiche. – Lo scrive in una nota Il Presidente del Consiglio degli Studenti dell’Unical Domenico Cambrea - Una logica condannevole quella adottata dai suddetti movimenti, che certamente non mira a risolvere alcun problema legato al tanto discusso Ddl targato “Mariastella Gelmini”, oggi divenuto Legge ed in quanto tale da rispettare in uno Stato Costituzionale. Ancora una volta noi studenti, pro terra di Calabria, mediante la nostra azione quotidiana, nonostante le mille difficoltà e attraverso un democratico comportamento, abbiamo scommesso su quest’Ateneo, lasciando una speranza accesa per il futuro di questa Regione. L’abbiamo fatto per motivi didattici, per un legame territoriale o per un vincolo emotivo e relazionale. L’abbiamo fatto nonostante tutto senza invadere, distruggere o tantomeno occupare gli spazi degli studenti con prepotenza ed in modo abusivo. In questo nostro Campus Universitario, punto d’Eccellenza dell’intera Nazione che si appresta a celebrare il 150° anniversario dell’Unità, si assiste ancora a sistemi atavici che da sempre hanno impedito lo sviluppo sociale della comunità. Tristemente assistiamo oggi a “gente” che nel 2011 si firma con la stella a cinque punte… e chi ha studiato un poco, sa bene cosa ha significato per le sorti dell’Italia! In quanto rappresentanti degli studenti dell’Ateneo calabrese, eletti democraticamente da ben quattordicimila (ca) studenti, rinforzando la forte condanna per il modo di agire assunto dai movimenti composti da poche decine di elementi sovversivi, probabilmente fomentati da qualche docente, ribadiamo il nostro sostegno a tutto il mondo accademico che quotidianamente vive la nostra Università in modo civile e semplice. Questo documento è per tutti quegli studenti che pur pagando regolarmente le tasse universitarie non possono usufruire degli spazi abusivamente occupati. È ora che l’Ateneo ritorni ad essere vivibile nella sua totalità nel rispetto delle regole e delle persone. Tanto era dovuto.