Voli cancellati, Enac richiama le compagnie: rispettare le regole, rimborsare i biglietti
L’Enac richiama i vettori aerei al rispetto del Regolamento comunitario di tutela dei passeggeri: in caso di cancellazioni di voli per cause non riconducibili all’emergenza Covid-19, la normativa prevede il rimborso del biglietto e non l’erogazione di un voucher.
Dopo numerose segnalazioni relative appunto alla cancellazioni, l’Ente nazionale per l’Aviazione Civile fa sapere infatti di avere richiamato i vettori che operano in Italia a rispettare, in particolare, il Regolamento 261 del 2004 che tutela i passeggeri nei casi di ritardi, cancellazioni, overbooking e mancata informativa.
Infatti, dato proprio che a partire dal 3 giugno scorso sono state rimosse le restrizioni alla circolazione delle persone fisiche all’interno del territorio nazionale e nell’area europea, Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, “le cancellazioni effettuate da questa data – ribadisce l’Enac - non sembrano possano essere ricondotte, salvo casi specifici, a cause determinate dal Covid-19 (come da art. 88 bis della L. 24 aprile 2020, n. 27), ma a scelte imprenditoriali”.
Dunque e ferma restando la facoltà per i vettori di annullare i voli programmati, la normativa applicabile è lo stesso Regolamento Comunitario che prevede, in caso di cancellazioni, l’informativa al passeggero, la riprotezione, il rimborso del prezzo del biglietto (non la corresponsione del voucher) e la compensazione, dove dovuta.
Le stesse regole valgono anche per la rinuncia del passeggero che, salvo motivi di impedimento legati a situazioni dovute al Covid-19, decida di non partire. In questo caso, ribadisce l’ente, “saranno applicabili le condizioni di trasporto e tariffarie previste dal vettore”.
L’Enac fa sapere che continuerà a monitorare la situazione intervenendo con l’eventuale avvio di procedimenti sanzionatori nei confronti dei vettori in caso di una violazione accertata al Regolamento Comunitario di riferimento.