Arbëria porta la calabrese Denise Sapia sulle principali piattaforme on demand
Arbëria, il pluripremiato Film di Francesca Olivieri prodotto dalla Open Fields Production e che vede tra i protagonisti anche la giovane attrice calabrese Denise Sapia, è fruibile anche sulle piattaforme on demand di Amazon Prime, Chili, The Film Club e Google Play. Grazie alla collaborazione tra Minerva Pictures e Lago Film, ora la pellicola è disponibile per la visione su Smart Tv, Pc, Smartphone e tablet. Un grande risultato che apre nuove strade e orizzonti ad attori e produttori che hanno partecipato al lungometraggio.
È quanto fa sapere soddisfatto Eugenio Piovosa, agente cinematografico di Denise Sapia, attrice che veste i panni “dell’alter ego” o se vogliamo della “voce della coscienza” della protagonista. Un personaggio complesso dal grande valore drammaturgico.
«Siamo soddisfatti di questo grandioso risultato». Dice con orgoglio Eugenio Piovosa. «Non è facile – aggiunge - e non è scontato entrare nella playlist di queste piattaforme on demand. Certo, dopo i numerosi riconoscimenti e l’attenzione della critica di questo capolavoro, che trova nella nostra attrice Denise Sapia una delle sue interpreti più vere e genuine, non rimaniamo molto sorpresi, ma di sicuro molto fiduciosi sugli scenari futuri che da qui a breve potrebbero aprirsi – conclude - per tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del film».
Arbëria, riconosciuto “Film d’essay“ dalla Direzione generale Cinema del Ministero dei Beni Culturali, racconta il ritorno alle origini da parte di Aida, una giovane donna arbereshe, intraprendente e autonoma, che deve fare i conti con la propria identità sociale e culturale. Attraverso gli occhi della protagonista, interpretata da Caterina Misasi, la regista – la cui famiglia ha radici nel piccolo borgo arbëreshë di Santa Caterina Albanese – vuole affrontare il tema della riscoperta della propria identità e, soprattutto della ricucitura degli strappi con essa e i suoi stringenti vincoli. Il film si fa carico anche del ricordo di un’intera comunità, quella degli arbëreshë, che ha dato origini al territorio dell’Arbëria – un enclave di Albania in Italia – per sfuggire dalle persecuzioni subite tra il XV ed il XVIII secolo, e la cui cultura oggi rischia di scomparire sotto il peso di una omologante cultura globale.