Welfare, Regione sollecita i Comuni alla stipula delle convenzioni
Si è arenata sulle difficoltà incontrate dagli enti sul piano prettamente tecnico, anche a causa della carenza di personale interno, e sullo scoglio della sottoscrizione delle convenzioni con le strutture operanti sul territorio la riforma del welfare. Questa si scontra infatti con la diffidenza dei Comuni, con il conseguente blocco delle convenzioni con le strutture ed il rischio di paralisi dell’intero sistema.
Per questo motivo l’assessore regionale del settore, Gianluca Gallo, ha organizzato un incontro in Cittadella con i sindaci ed i tecnici dei 32 Comuni capi-ambito chiamati ad attuare il dettato del Regolamento varato sul finire della precedente legislatura. A far da contorno, dubbi e perplessità anche di ordine finanziario, relativamente ad altri aspetti.
“Comprendiamo bene le difficoltà che vi trovate ad affrontare – ha detto Gallo parlando a sindaci e tecnici comunali – e proprio per questo saremo al vostro fianco, in questo passaggio delicato”. Nello specifico, come assicurato anche dalla neo dirigente del Settore Politiche Sociali, Saveria Cristiano, la Regione offrirà da subito assistenza tecnica costante favorendo al tempo stesso, in prospettiva futura, l’elaborazione condivisa di modifiche ed integrazioni alla regolamentazione vigente.
“La strada individuata, l’unica al momento possibile anche sulla base di quanto emerso dal confronto – ha sottolineato l’Assessore – è quella di una presa d’atto dei servizi erogati, previa istruttoria nel rispetto delle previsioni di legge, in maniera tale da consentire l’attivazione delle convenzioni e la prosecuzione delle attività assistenziali. Verificheremo in questi giorni quanti Ambiti seguiranno questa strada, fermo restando che se qualcuno di essi dovesse chiederci di attivare i poteri sostitutivi, sia pur a malincuore procederemo in tal senso”. La prossima settimana sarà decisiva per un monitoraggio sull’evolversi dello scenario e sulle decisioni da assumere.
“Per mesi, inascoltato, insieme a pochi altri, tra i quali il collega consigliere Baldo Esposito - ha sottolineato l’Assessore - avevamo paventato l’eventualità concreta che si potesse giungere a questo punto, ma il precedente governo di centrosinistra, con la complicità di molti silenzi oggi diventati comprensibili ma tardivi gridi di allarme, non ha voluto sentire ragioni. Ed ora eccoci qua, sull’orlo del baratro”.
Ha aggiunto Gallo: “Come per la legge del contrappasso, io che sono stato uno dei più fieri oppositori della pseudo riforma che tanti guai sta provocando, sono oggi chiamato a monitorarne l’attuazione. E’ chiaro che per senso di responsabilità e dovere istituzionale, pur non avendo cambiato idea, nell’attesa di una radicale e reale riforma da qui a qualche mese, farò di tutto, insieme agli Uffici competenti, per scongiurare il default del sistema: abbiamo il dovere primario di tutelare le fasce deboli della società e le migliaia di lavoratori delle strutture che sul territorio garantiscono servizi essenziali, da mesi senza stipendio”. Da qui l’invito ai Comuni, secondo la Dgr 503 titolari di ogni competenza, alla massima responsabilità.