“Italia Veloce”, Esposito: la Calabria deve fare i conti con Governo stile talent-show
“Parafrasando (con il permesso di Socrate!), una famosa frase, mi verrebbe da dire: “tanto tuonò, che (NON) piovve”! Ancora una volta, la Calabria, che, da sempre, aspetta grandi interventi di sblocco delle grandi opere, ferme da decenni, deve fare i conti con quella realtà a cui il governo giallo-rosso, nella sua pur breve vita, ci ha ormai abituati, con conferenze stampa, stile talent-show, in cui si lanciano annunci mirabolanti di potenze “di fuoco”, che poi, alla prova dei fatti, si rivelano solo meri spot elettorali e propagandistici.” - Lo scrive in una nota il consigliere regionale calabrese Sinibaldo Esposito riferendosi al piano “Italia Veloce” costola del “Decreto semplificazioni” -
“L’ennesima occasione (persa) - si legge - di regalare un pò di ossigeno alla asfittica economia calabrese, viene dal piano c.d. “Italia veloce” (una costola del “Decreto semplificazioni”, peraltro approvato “salvo intese” e quindi ancora modificabile) che, dal titolo, faceva immaginare un documento strategico e concreto, in tema di infrastrutture.”
“Ebbene, anche se l’elenco non è ancora ufficiale, - scrive Esposito - pare proprio che il piano in mano al ministro De Micheli dovrebbe essere quello che contiene l’elenco delle 130 opere che, in teoria, dovrebbero unire l’Italia ed aumentare la competitività dell’intero paese (con un necessario occhio di riguardo per il centro-sud, da sempre penalizzato, in tema di infrastrutture). Alla lettura di quella lista, l’osservatore calabrese, ancora una volta, ha dovuto stropicciarsi gli occhi, per svegliarsi dal sogno ed ha dovuto prendere atto che la quasi totalità delle opere previste, alcune peraltro soltanto ipotizzate (in attesa di eventuale futura copertura finanziaria) riguarda altri territori, ben lontani dalla Sila e dalle coste della Calabria, per la quale non solo non si prevedono nuovi significativi interventi, ma neanche si ipotizza il completamento delle eterne incompiute.”
“Tra le opere “prioritarie”, che dovrebbero seguire un iter veloce, - scrive Esposito - figurano solo 3 interventi (sempre se saranno confermati!) che, per quanto importanti, non potranno certo bastare ad assicurare alla Calabria un significativo passo in avanti, in tema di collegamenti strategici e moderni. Oltre all’ennesimo mega-lotto della nuova “S.S. 106” ed all’ammodernamento degli svincoli autostradali di Cosenza, è previsto soltanto il collegamento ferroviario tra la stazione e l’aeroporto di Lamezia Terme. Per il resto, nulla di nuovo, soprattutto in tema di potenziamento della linea ferrata e di alta velocità ferroviaria, né riguardo al sempiterno (ma solo sulla carta!) ponte sullo Stretto.”
“In tale senso,- è scritto ancora - si stanno già levando alte le proteste dei rappresentanti, istituzionali e non, di tutti i territori calabresi, tra i quali gli amici del gruppo “Krotone da vivere”, che hanno diffuso un comunicato, il cui contenuto pienamente condivido, con cui, senza mezzi termini, hanno espresso il loro disappunto per l’ennesima beffa, soprattutto richiamando i parlamentari crotonesi (direttamente presenti, anche nella Commissione trasporti della Camera dei Deputati), ad un impegno concreto, per fare emergere quel territorio, pur così ricco di bellezze naturali e storiche, dall’atavico isolamento al quale sembra essere stato condannato, per castigo divino!”
“Pur accogliendo, con moderata soddisfazione (e molti dubbi),- si legge infine - ogni idea che, ove davvero realizzata, possa migliorare la condizione della Calabria, raccolgo e faccio mio l’appello di tutti i calabresi che, di nuovo, rimangono perplessi di fronte alle evidenti disuguaglianze di trattamento tra Nord e Sud, ancora una volta palesate, anzi addirittura amplificate, da quel governo che continua a predicare, come un mantra, di avere a cuore le sorti del Sud Italia, ma non traduce quelle parole in fatti concreti. In particolare, rimango a disposizione, nel mio ruolo istituzionale, di chiunque voglia coinvolgermi in qualunque iniziativa (non solo in tema di infrastrutture, ma in qualunque settore) volta a sensibilizzare il governo ad una maggiore attenzione verso il nostro territorio.”