Recovery fund, Ance Calabria: bene il risultato, si lavori subito ai piani d’impiego
Il risultato emerso dall’ultima riunione del Consiglio europeo in merito al Recovery Plan appare molto buono. Grazie alle mediazioni registrate, l’Europa risponde all’emergenza Covid molto meglio rispetto a quanto avvenuto con le crisi del 2008 e del 2011”. E’ questo il commento del presidente di Ance Calabria, Giovan Battista Perciaccante in riferimento all’accordo raggiunto al vertice di Bruxelles.
“Il Governo italiano è riuscito ad ottenere un risultato più che soddisfacente e deve impegnarsi fino in fondo per non vanificare il tutto. Occorre che si faccia presto – continua il presidente Perciaccante - nel predisporre efficaci piani d’impiego delle risorse in direzione del rilancio dell’economia, dell’impresa e del lavoro, declinando obiettivi, tempi e risorse, puntando alla crescita degli investimenti, scongiurando qualsiasi aumento della spesa pubblica corrente”.
L’intesa sul Recovery Fund pone le premesse per un’Europa protagonista di un nuovo modello di sviluppo basato su sostenibilità e inclusione.
“Per l’Italia – continua Perciaccante – si tratta di un accordo che consente di disporre di risorse aggiuntive in quantità tale da poter pianificare una strategia che fronteggi i danni sociali ed economici causati dalla pandemia e di pensare, allo stesso tempo, a riforme strutturali per rilanciare il Paese. La crisi sta impattando fortemente su tutti i settori e sta sconvolgendo la vita delle nostre imprese. Affinché il settore delle costruzioni – sottolinea il presidente di Ance Calabria - possa risollevarsi da questa crisi è necessario puntare sulla creazione di posti di lavoro a valore aggiunto, contribuendo alla ripresa delle economie locali. E’ necessario intervenire sul patrimonio edilizio con operazioni di riqualificazione, garantendo una migliore qualità di vita per i cittadini, e di pensare alla mobilità e sicurezza dei cittadini attraverso la manutenzione delle infrastrutture esistenti e la costruzione di nuove infrastrutture. Alla luce di queste considerazioni è necessario che il Recovery Fund, oltre al consueto livello di spesa pubblica, presti attenzione al settore delle costruzioni, destinando investimenti importanti alla rigenerazione urbana, all’edilizia sanitaria e scolastica, ad un piano per le infrastrutture materiali ed immateriali che migliori la qualità della vita dei cittadini”.
L’appello finale del presidente dei costruttori calabresi è per le nostre istituzioni, affinché “sappiano cogliere la grande opportunità rappresentata dalla svolta nelle politiche di Bruxelles, per porre in essere un percorso di crescita che sviluppi i territori, che ne sappia ridurre i gap, le diseguaglianze sociali e di genere, valorizzi l’apporto delle nuove generazioni, che valorizzi il ruolo delle imprese, importante motore dello sviluppo e per la Regione Calabria affinché, attraverso il lavoro del partenariato istituzionale e socioeconomico, sappia indirizzare ed utilizzare al meglio le risorse comunitarie del nuovo ciclo di programmazione per il prossimo settennio e dare impulso alle prospettive di crescita del territorio”.