Chiese aperte 2020, una stella polare nell’estate di Gerace
Gerace mette in luce i suoi tesori. Dal 31 luglio al 30 agosto il borgo reggino ospiterà il corso di formazione “Chiese aperte”, organizzato dall’associazione culturale “Meissa”. Il progetto prevede dei seminari settimanali per 10 tirocinanti, che conseguiranno un attestato di partecipazione. I corsi, a causa dell’emergenza Covid-19, si svolgeranno –aperti al pubblico- su Google Meet: il percorso formativo, avrà come motivo dominante la valorizzazione, tutela, manutenzione dei beni culturali nei luoghi di culto di Gerace.
L’iniziativa, condivisa col progetto di studi e restauro “Un’estate tra arte e fede nella Diocesi di Locri-Gerace” (giunto già alla V edizione e coordinato dal restauratore Giuseppe Mantella), sarà una vera officina culturale con esperti provenienti da tutta Italia e prevede 19 videoconferenze moderate da Maria Saveria Ruga dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro: a inaugurare l’avvio dei lavori, anche il Vescovo della Diocesi di Locri Gerace, monsignor Francesco Oliva, che si è congratulato con l’associazione Meissa per l'impegno profuso nella realizzazione di questo progetto.
I partecipanti al progetto “Arte e Fede” si occuperanno di tre classi di materiali da restaurare del patrimonio diocesano come il simulacro lapideo della Madonna di Polsi, i paramenti Sacri della diocesi di Locri Gerace e ancora le pergamene del capitolo della Basilica di Gerace: conservando, catalogando e digitalizzando il materiale non ancora consultabile, si contribuirà non poco a illuminare sempre più il patrimonio culturale ecclesiastico. Tra gli ospiti nell’ambito dello studio delle pergamene: Ottavio Bucarelli pro-direttore dipartimento dei beni culturali della chiesa della chiesa pontificia università gregoriana, gli archivisti di Stato Maria Chiara Cozzi e Pasquale Orsini del Mibact il 31 luglio; maestro direttore titolare della “venerabile cappella musicale liberiana” Maurizio Scarfò e l’esperto di miniature Sante Guido professore presso le Università di Trento e pontificia università gregoriana; Valentina Venuti del dipartimento di scienze matematiche e informatiche, scienze fisiche e scienze della terra Unime e la restauratrice Martina Marconi.
Si passerà poi all’approfondimento, il 4 agosto, sui paramenti sacri nella Cattedrale di Gerace e sui manufatti tessili, illustrato dall’architetto Oreste Sergi Pirro', dottore di ricerca in conservazione dei beni architettonici e ambientali e la restauratrice Barbara Santoro. Il 5 agosto interverranno invece Vincenzo D'Agostino, storico della Diocesi di Locri – Gerace che illustrerà la storia del Santuario di Polsi; D’Amico del dipartimento di geoscienze a Malta suggerirà metodi virtuali per la conservazione e fruizione del patrimonio culturale, il biologo La Russa ci guiderà nell’ambito della diagnostica e restauro. L’arch. Salvatore Amaddeo, funzionario per la Calabria MIBACT il 7 agosto approfondirà il tema della tutela dei beni culturali. L’8 agosto Giacomo Maria Oliva, Direttore Museo Diocesano di Gerace, e Giorgio Metastasio ci parleranno dei beni culturali ecclesiastici della Diocesi.
Non solo workshop. Domenica 9 agosto, infatti, si potrà partecipare su prenotazione, presso i luoghi oggetto di studio, alla Visita guidata a cura di Tommaso Misiano - Guida Turistica Calabria. Il giorno seguente avremo gli interventi di due esperti di restauro lapideo il restauratore Sante Guido e Guy Devreux, responsabile Laboratorio Restauro Marmi e Calchi ai Musei Vaticani.
Seguiranno poi aperture straordinarie, a cura dei volontari aderenti al progetto, domenica 16 – 23 -30 agosto 2020 delle chiese Addolorata, Sacro Cuore, Sant’Anna e San Michele in latinis e del Cantiere Aperto di Arte e Fede, presso la Cittadella Vescovile di Gerace.
Un progetto ambizioso, organizzato in tempi record dall’associazione Meissa, -guidata dal presidente Luana Surace- che come la stella “testa” di Orione da cui porta il nome, si propone di illuminare il cammino di chi con impegno, vuole valorizzare cultura e tradizioni. La speranza collettiva è quella l’Associazione calabrese finanziata dall’8 per mille alla chiesa cattolica, coadiuvato da “Arte e Fede”, possa essere una stella polare nella promozione del patrimonio della diocesi di Locri – Gerace e della Calabria intera. Una luce che non dura solo un’estate, ma che duri perennemente.