Decreto agosto, il sindaco di Reggio: “Scongiurato a rischio dissesto finanziario”

Calabria Politica

Rischio dissesto finanziario scongiurato a Reggio Calabria. È quanto fa sapere lo stesso sindaco, Giuseppe Falcomatà, dopo un incontro in collegamento Skype con il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti.

La vicenda si è conclusa grazie all’approvazione del decreto agosto con il quale nelle casse dell’ente comunale reggino arriveranno 200 milioni di euro di contributo. La metà dei fondi verranno erogati nel 2020 e poi 50 per ciascuno degli anni che seguiranno.

"Il Comune di Reggio Calabria chiude definitivamente i conti con il passato, e soprattutto con il rischio dissesto che avrebbe irrimediabilmente e seriamente condizionato il futuro e lo sviluppo della città", ha detto il primo cittadino che ha poi parlato di “risultato che si deve al lungo lavoro di interlocuzione condotto in questi anni durante i quali erano due i termini che condizionavano l'agire politico: debito e dissesto”.

E in merito ai fondi, afferma che “si tratta di nuova liquidità svincolata per le casse comunali che libera energia senza produrre nuovo indebitamento che ci permetterà di fare quello che finora avevamo difficoltà a fare". Nel dispositivo ci sarà anche la sospensione delle procedure esecutive. "circostanza che rendeva impossibile - ha ricordato il sindaco - di rispettare l'ordine cronologico dei fornitori". Un'ultima considerazione ha riguardato anche il debito idropotabile del Comune di Reggio Calabria, maturato dal 1981 al 2006, che non era mai stato riconosciuto, che grazie ad una interlocuzione con la Regione è stato chiuso con una transazione di 60 milioni di euro.

Gli effetti di queste misure si potranno vedere già con il prossimo bilancio preventivo dell'Ente, "che approveremo quanto prima - ha assicurato Falcomatà - ben prima della proroga fissata dal Governo al 31 ottobre 2020".

A seguito della notizia anche la sindaca di Vibo Valentia, Maria Limardo, ha chiesto a Partito democratico e Movimento Cinquestelle di fare in modo che “la Città di Vibo Valentia abbia un provvedimento uguale a quello di Reggio”.

La prima cittadina non ha infatti esitato a chiedere uguale attenzione alle casse del Comune dopo che “il Governo ha rimesso in sesto la città di Reggio Calabria con 200 milioni di euro a fondo perduto”.

“Per Reggio Calabria, in campagna elettorale, il Governo ha sistemato ogni cosa erogando centinaia di milioni di euro. Sono contenta, ma mi chiedo: cosa fanno a tutela della nostra Città il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle che siedono al Governo e hanno in mano le leve del potere e la guida dell’Italia intera? Dov’è la tutela del nostro territorio? Fino a quando Vibo Valentia dovrà continuare a penare? Quando potremo fornire servizi degni di questo nome ai nostri cittadini? Quando alle campagne elettorali saranno sostituiti provvedimenti di equità?”, scrive la Limardo.

Non se ne può più di queste continue ingiustizie. Non esistono figli e figliastri – ha concluso Maria Limardo – non devono essere fatti due pesi e due misure. Anche Vibo Valentia rivendica a gran voce un provvedimento uguale a quello di Reggio Calabria. Ne abbiamo diritto. Chiediamo con forza al Governo, un provvedimento Salva Vibo. Il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle lavorino affinché Vibo abbia un trattamento uguale a quello di Reggio”.