Uffici ex circoscrizioni, a Sbarre centinaia di richieste ed una sola impiegata
“È mai possibile che in uno dei quartieri più popolosi della città come Sbarre e con un’esigenza così incombente come le elezioni, una sola seppur efficientissima unità lavorativa può fare fronte alla marea di legittime richieste della cittadinanza?”
La domanda se la pone il Movimento Civico AmaReggio e Stanza 101, Cenacolo Culturale Impertinente, riferendosi agli uffici delle ex circoscrizioni, ricordando l’indiscutibile mole di lavoro che queste strutture hanno svolto in passato.
“Gli uffici al loro interno – viene ribadito - sono in gran parte sopravvissuti alla loro abolizione che risale al 2011 e così si è riusciti a decentrare un minimo di burocrazia. Carte di identità ed altri documenti vari, il tesserino per il permesso di caccia e durante questi giorni, peraltro, un’altra esigenza che incombe impellente su questi uffici che potrebbero e dovrebbero sgravare il gran lavoro della sede centrale”.
Agli uffici circoscrizionali di Sbarre, spiegano dal Movimento, una sola addetta in questi giorni “è costretta a smaltire centinaia e centinaia di richieste riguardo l’elaborazione e la stampa dei certificati elettorali, visto che le elezioni comunali sono ormai prossime. Tutto ciò mentre la coraggiosa e infaticabile persona addetta è costretta a fare fronte alla ordinaria e consistente mole di lavoro.”
AmaReggio quindi sostiene la necessità di ripristinare le ex Circoscrizioni ma in una formula diversa, “più funzionale per i tempi attuali e per lo status di Città Metropolitana”.
La proposta è di dividere il territorio in sei macro-aree denominate municipalità e dare a questi nuovi enti delle deleghe specifiche, soprattutto in materia di manutenzione stradale, idrica, fognaria, verde pubblico, servizi sociali.
“In questo modo – concludono - si riducono sensibilmente le distanza fra le esigenze dei cittadini con l’amministrazione che deve governare questi processi”.