Reggio Calabria e Taverna si gemellano nel nome di Preti e Frangipane
Lunedì prossimo, 7 settembre, a mezzogionro, nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, si terrà la cerimonia di sottoscrizione dell’accordo di gemellaggio tra le municipalità di Reggio Calabria e Taverna, alla presenza dei rispettivi Sindaci Giuseppe Falcomatà e Sebastiano Tarantino e degli Assessori alla Cultura Irene Calabrò e Clementina Amelio.
Il raggiungimento di questo obiettivo è condiviso con l’Associazione Aiparc, presieduta da Irene Tripodi, che si è resa promotrice ed ha fortemente sostenuto il legame artistico, storico e culturale tra le due città, unite nelle figure di Alfonso Frangipane e Mattia Preti.
Un gemellaggio che suggella l’avvio di un percorso conoscitivo che mira alla promozione di attività di studio sulla figura di Alfonso Frangipane e sul patrimonio di Arte Moderna (secc. XVI-XX) della Calabria, in cui recita un ruolo di assoluta preminenza l’arte di Mattia Preti, che ha trovato proprio in Frangipane il suo primo ed illuminato studioso.
Le affinità si motivano non solo per la comune origine magno-greca e i legami storico-culturali di matrice bizantina condivisi dalle due città, nonché per i tragici vissuti, legati ai catastrofici eventi sismici che ne hanno colpito le popolazioni, ma anche perché Taverna ha dato i natali a Mattia Preti e Reggio Calabria ha annoverato, tra gli esponenti più attivi e propositivi del suo vivace mondo culturale ed artistico, - tra il 1919 e il 1970 - proprio Alfonso Frangipane.
E non è senza significato che sia stato proprio Frangipane a segnalare «lo stato di abbandono e di degrado dei monumenti di Taverna e delle tele pretiane», già nel 1907, nelle undici pagine del suo contributo scientifico “Fra le ruine dell’arte nostra” pubblicato su Calabria Nuova.
Nella sua attività professionale, avviata nel 1919 proprio con il suo trasferimento nella nostra Città, assegnato in ruolo per l’insegnamento del disegno, Frangipane fonda nel 1922 la Società “Mattia Preti”, editrice del glorioso periodico Brutium, veicolo di tutte le novità e le ricerche su Mattia Preti.
Lo studioso, sempre a Reggio Calabria, fonda, tra uno studio pretiano e l’altro, la Scuola d’Arte intitolata a Mattia Preti. Non solo, ma si impegna pervicacemente per il restauro delle imponenti tele pretiane di Taverna.
La richiesta di gemellaggio, di cui l’Aiparc si è fatta latrice, riceve definitivo sostegno da un episodio, di per sé oltremodo significativo, circa il legame tra le due Città.
Benché quasi novantenne, Alfonso Frangipane affrontò un viaggio a Malta, partecipando, insieme con i Cavalieri Gerosolimitani, alla riesumazione della salma di Mattia Preti, lì sepolto, portando con sé una bella ed austera urna di quercia silana, disegnata dall’architetto Albanese e realizzata dagli allievi dell’Istituto d’Arte “Mattia Preti” di Reggio Calabria. In tale urna vengono ricomposti i resti mortali del “Cavaliere Calabrese”.
Taverna ha ricambiato il devoto amore di Alfonso Frangipane verso il suo illustre figlio, dedicando allo studioso una via ed una sala del Museo Civico.
Estremamente persuasa della profondità dei legami tra Taverna e Reggio Calabria, l’Amministrazione comunale con questo atto suggella e rafforza legami di cultura e di storia.