Dante Alighieri alla riscoperta dei reperti archeologici di Crotone
Nel tardo pomeriggio fi giovedì scorso, nel piccolo piazzale antistante il Museo Archeologico Nazionale, la Società Dante Alighieri di Crotone, in collaborazione con il Direttore del Museo, Gregorio Aversa, ha organizzato una serie di eventi con le proiezioni dei reperti più importanti custoditi nella struttura.
La presidente dell’associazione, Antonella Cosentino, introducendo l’evento ha tenuto a ribadire come questa a prima data ne seguiranno altre due, previste i prossimi 17 e 24 settembre, e nel pieno rispetto, ovviamente, delle misure anti-Covid.
Le proiezioni, a cura del Direttore Aversa, sono state interamente dedicate alla presentazione di uno dei reperti più misteriosi: la Barchetta Nuragica del VII secolo A.C. Il prezioso reperto è stato ritrovato proprio nel santuario di Hera su Lacinio.
Tra i presenti molti appassionati di storia e archeologia ma anche un gruppo di cittadini che si occupa della questione dei Musei e delle problematiche che gravano su di essi e che lo stesso Aversa ha identificato come Krotoniati.
Questi ultimi non hanno perso l’occasione per confrontarsi con il direttore del museo al termine della proiezione che ha raccontato loro di una rapida visita al Museo di Via Risorgimento, nei giorni precedenti, della Dirigente Cucciniello, a capo della sede Regionale Mibact di Cosenza.
È reso noto, però, da un comunicato alla stampa dalla sede della Prefettura di Crotone che, proprio giorno 10 settembre, è stata indetta una riunione alla quale hanno partecipato autorità locali insieme alla Dirigente Antonella Cucciniello per discutere della situazione in cui si presenta il parco Archeologico di Capocolonna, attualmente custodito ma invaso da rifiuti ed erbacce.
“Non è dato sapere quali saranno, in concreto, le azioni ministeriali e della sede regionale Mibact di Cosenza”, affermano dalla Dante Alighieri, ribadendo che “l’importante presenza della Dirigente Cucciniello e la sua eventuale disponibilità ad un colloquio con i cittadini crotonesi avrebbe costruito un ponte di solidarietà tra chi resta chiuso nel suo ufficio tra le scartoffie e chi vive quotidianamente le difficoltà del territorio.”