Elezioni, il documento di Arcigay I due mari e Agedo Rc
Le associazioni Arcigay I due mari RC e Agedo RC, in vista delle prossime amministrative, hanno inviato ai candidati e alle candidate a sindaco un documento programmatico. Nel documento sono elencati gli impegni e gli obiettivi da perseguire per la tutela e la valorizzazione delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersessuali e asessuali (LGBTQIA+) che vivono nel Comune e nella Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Le associazioni rendono pubblico il “documento, unitamente alle risposte che ci auguriamo giungeranno a breve, per fornire alle cittadine e ai cittadini un ulteriore strumento di valutazione per un voto consapevole.
Le associazioni chiedono dunque di “promuovere azioni di inclusione sociale e contrasto ad ogni forma di discriminazione determinata dall'orientamento sessuale e identità di genere; aderire alla Rete RE.A.DY. (Rete di Pubbliche Amministrazioni anti discriminazione per orientamento sessuale e identità di genre) e prevedere percorsi di formazione mirata, supportata da codesti Comitati, al fine di educare i dipendenti pubblici sulla necessità di adottare un linguaggio inclusivo rispetto ad ogni soggettività; celebrare istituzionalmente, attraverso iniziative di sensibilizzazione, informazione ed educazione alle differenze, la Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia (17 maggio) e il TdoR - Giornata di commemorazione delle vittime dell’odio transfobico (20 novembre)”.
Ma anche di “promuovere azioni concrete che puntino a informare e sensibilizzare la collettività circa i rischi sulle infezioni sessualmente trasmissibili; sostenere progetti di educazione all’affettività e alle differenze per orientamento sessuale, identità di genere, etnia, nazionalità, età, abilità o qualsiasi altra condizione personale e opporsi con ogni azione a tutte quelle manifestazioni che istigano alla violenza; riconoscere e garantire pari diritti a tutte le famiglie, incluse quelle con genitori dello stesso sesso e ai loro figli e figlie, in particolare nell’accesso ai servizi comunali e nel rapporto con la pubblica amministrazione; consolidare un dialogo permanente con le realtà associative e culturali che tutelano e offrono servizi ai cittadini e alle cittadine LGBTQIA+ e sostenerne le attività”.