Omicidio Prestia Lamberti: si scava ancora, Procura riapre l’indagine
La Procura di Vibo Valentia, con a capo il procuratore Camillo Falvo, ha deciso di riaprire le indagini sull’omicidio di Francesco Prestia Lamberti (QUI), il 16 anni ucciso a Mileto alla fine di maggio del 2017.
Dopo tre anni da quell’assassinio che sconvolse la piccola comunità vibonese, si vorrebbe fare piena luce sulla tragedia e rendere giustizia alla famiglia.
Famiglia - soprattutto i genitori di Francesco, Guido e Marzia Luccisano - che non ha mai smesso di andare contro il clima di omertà che sin dall’inizio ha segnato la vicenda chiedendo proprio che la completa verità fosse appurata, una verità che secondo loro non sarebbe “ancora venuta fuori”.
Dubbi vi sono difatti e ad esempio sul luogo in cui sarebbe stato effettivamente compiuto l’omicidio e sul fatto se siano stati o meno convolti altri eventuali complici. Su tutto questo dovranno dunque fare chiarezza i magistrati.
Come si ricorderà per il delitto di Francesco venne già condannato a 14 anni di reclusione, dal Tribunale dei minori di Catanzaro, l’allora coetaneo della vittima e reo confesso (QUI)
I giudici gli riconobbero le attenuanti generiche e quelle legate alla minore età mentre l’accusa aveva chiesto una condanna a 16 di anni (QUI).
Il movente dell’assassino sarebbe stato la contesa per una ragazzina. Oltre all’omicidio aggravato dai futili motivi all’imputato venivano contestati anche alcuni pestaggi ai danni di altri coetanei, fino alla minacce con una pistola nei confronti di un ragazzo di 19 anni che avrebbe assistito al delitto.