Calendario venatorio: le precisazioni della Regione Calabria

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Sospensione del prelievo di sole due specie, moriglione e pavoncella, e in attesa di verifica dei tempi di prelievo anticipa la chiusura della stagione venatoria al 13 gennaio 2021 per le specie per le quali è prevista l’apertura anticipata della caccia: Colombaccio, Gazza, Cornacchia Grigia, Ghiandaia. Sono le precisazioni fatte da Gianluca Gallo, assessore regionale all’agricoltura, in merito alla sentenza del Tar sul calendario venatorio.

Gallo, inoltre parla del provvedimento dei giudici amministrativi che “dispone la sospensione delle attività di caccia all’interno delle “Aree Natura 2000” (ZPS-SIC), poiché ha ritenuto necessario l’assoggettamento del calendario venatorio alla procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale, secondo quanto disposto dal Tar Liguria in relazione al piano faunistico ligure”.

Da qui la decisione della Regione Calabria di intervenire per offrire chiarimenti al mondo venatorio dopo l’ordinanza con cui “il Tar Calabria ha in parte accolto, in via cautelare, i ricorsi presentati da alcune associazioni ambientaliste, fissando l’udienza di merito al 24 marzo 2021”.

Gallo ribadisce inoltre “la validità dell’impianto complessivo del calendario venatorio e del piano faunistico, approvati sulla base della concertazione tra le parti interessate”, per questo annuncia che l’Assessorato regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca per “non pregiudicare (o comunque limitare al minimo) il periodo di sospensione della caccia in aree ZPS e SIC, nelle quali tra l’altro, essa è fondamentale per frenare il moltiplicarsi degli ungulati”, sta operando “in sinergia con l’Assessorato regionale all’Ambiente, per consentire il rapido ed efficace ripristino dell’attività venatoria pure in tali aree. Nello specifico, a tal riguardo i due Assessorati stanno già lavorando alla valutazione di incidenza ambientale, che ha lo scopo di accertare la possibile, eventuale incidenza negativa del piano faunistico, sui Siti di Importanza Comunitari (SIC), sulle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e sulle Zone di Protezione Speciale (ZPS), per come richiesto dal Tar”.