Lamezia Terme, riprende il cammino del “Cenacolo di preghiera” del Carmine
Il Cenacolo “Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime” della Parrocchia del Carmine di Lamezia Terme ha ripreso nei giorni scorsi il cammino di preghiera tracciato dalla mistica di Paravati, ora Serva di Dio, Natuzza Evolo.
La ripartenza è stata segnata giovedì scorso, nel rispetto delle norme anti contagio, dall’Adorazione Eucaristica, incentrata sul tempo del coronavirus.
Mercoledì, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Pompei, invece, l’attività del Gruppo è stata scandita dal Santo Rosario meditato, dalla Supplica al Cuore Immacolato di Maria e dalla celebrazione della Santa Messa.
Nel corso della celebrazione il parroco don Pino Latelli ha sollecitato il Gruppo ad “imparare da Santa Teresa di Lisieux a gustare la potenza e la bellezza del Rosario, preghiera potente che va diritta al Cuore di Dio ed a Lui gradita.”
“In questo periodo di prova e di sofferenza causati dal Covid, - ha concluso don Pino - certi della potenza di Maria e del Rosario contro i mali, guardiamo alla Beata Vergine Maria con rinnovata fiducia, invocando la sua materna protezione e riprendendo con sollecitudine la recita quotidiana del Santo Rosario”.
I membri del Cenacolo, con il volto coperto dalle mascherine che a stento nascondevano gioia ed emozione, hanno rinnovato in questi due giorni momenti di intensa preghiera e di comunione fraterna che, in questi mesi di pandemia, sono mancati a tutti.
Il primo cenacolo di preghiera fu aperto nel 1998 in casa della responsabile Pina Molinaro su suggerimento della stessa Natuzza che con molta semplicità un giorno le ha detto: “Tu u pua rapiriri a casa tua cu parianti, cu amici cu chini vua” (Tu lo puoi aprire a casa tua con i parenti, con gli amici e con chi vuoi tu).
Il cenacolo nella Chiesa del Carmine, invece, ebbe inizio, su consenso del vescovo del tempo monsignor Vincenzo Rimedio, nel 2002 e ancora oggi svolge la sua attività. Nel 2018 fu aperto da Tiziana Buffone un altro cenacolo a Santa Maria (frazione di Sambiase) e lo scorso anno, in collaborazione con Innocenza Martello e Lina Mirabelli ha avuto l’avvio nella Chiesa di Santa Teresa di Lisieux della contrada di Piano Luppino.
Le responsabili, che lavorano in sinergia, si impegnano a portare avanti i Cenacoli con fede, zelo e gioia nel cuore vivendo questa esperienza come una vera chiamata del Signore e del Cuore Immacolato di Maria.
“La preghiera, che non conosce distanze, – sottolineano le responsabili - ci ha accompagnato e sostenuto in tutto il tempo del lockdown: ha consentito a tutti i componenti del Gruppo di restare saldi nella fede e forti nella speranza non cadendo nella trappola dello sconforto o della disperazione”.
Il Cenacolo di preghiera ha accolto l’invito di Papa Francesco a pregare in comunione spirituale nelle proprie case in modo particolare con la Coroncina della Divina Misericordia alle ore 15 e con la recita del Santo Rosario alle ore 18 trasmesso ogni sera in diretta dall’emittente TV2000 da Lourdes.
“Abbiamo seguito ogni mattina la messa quotidiana del Papa celebrata da Santa Marta e quella del vescovo Giuseppe Schillaci trasmessa in diretta dalla Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Lamezia Terme. In diverse circostanze abbiamo unito la nostra voce alla voce del Papa, del nostro Vescovo Schillaci e di tutta la Chiesa per chiedere al Signore la fine della pandemia. Nelle nostre case abbiamo realizzato un “angolo della preghiera” dove, oltre la preghiere quotidiane, la famiglia è stata accanto alle famiglie della parrocchia seguendo spiritualmente tutti insieme sia la messa celebrata alle ore 8 nella Chiesa del Carmine e sia recitando il Santo Rosario alle ore 17.”
Le famiglie della parrocchia in questo modo, anche se lontane, sono state unite e vicine con la preghiera vivendo intensamente la vicinanza del Signore e il suo amore di Padre.
Con la recita del Santo Rosario hanno avvertito, nell’intimità della loro casa, la presenza consolante di Maria che ha pregato con loro e per loro, che è stata loro vicina e ha ascoltato il loro grido di dolore e di preoccupazione.
“Ancor di più oggi con il coronavirus che continua a contagiare e non cessa di mietere vittime, - concludono le responsabili - certi della potenza di Maria e del Rosario contro i mali, il Cenacolo di preghiera guarda alla Madonna con rinnovata fiducia, invocando il suo aiuto e la sua materna protezione”.