L’Assessore Caridi ha presentato il “Piano strategico triennale delle attività produttive”
L’Assessore Regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - ha presentato al Tavolo del partenariato economico e sociale, appositamente convocato, il “Piano strategico triennale delle attività produttive”. Un documento di lavoro, da integrare con le proposte delle organizzazioni di categoria e delle rappresentanze sindacali, che traccia la programmazione triennale ed orienta le strategie, in una visione di insieme delle attività da realizzare per il triennio 2011-2013.
Assistito dal Dirigente Generale Maria Grazia Nicolò e dai dirigenti Marco Aloise e Felice Iracà, l’Assessore Caridi ha illustrato il documento che, partendo da un’analisi di contesto che recepisce le direttive e le strategie del POR Calabria, si propone alcuni obiettivi di fondo tra cui il miglioramento delle condizioni di competitività delle imprese così da aumentare (o quantomeno da non far diminuire) il valore aggiunto generato dal Sistema Produttivo Regionale esistente e, quindi, agendo positivamente sul Prodotto Interno Lordo calabrese.
Il Piano intende anche condividere risorse e competenze per la programmazione di percorsi di crescita economica a rete fra le imprese, le filiere ed i comparti strategici regionali, assicurando adeguate e fruibili infrastrutture logistiche, produttive e commerciali a supporto della produttività dei territori e delle imprese.
Il miglioramento della competitività delle imprese esistenti sul territorio passa attraverso quattro linee: accesso al credito, contratti di investimento, pacchetti integrati di agevolazione e qualificazione dell’offerta. Elementi che puntano, in modo sinergico, a supportare le imprese esistenti implementando formule orientate da un lato a facilitare l’accesso al credito ed a creare nuovi sistemi d’offerta grazie all’integrazione a rete delle aziende regionali, dall’altro a potenziare i sistemi d’offerta delle aziende esistenti e stimolare la domanda di beni e servizi attraverso sistemi atti a garantire gli acquirenti sulle capacità tecniche e manageriali delle imprese.
Obiettivi che vengono raggiunti attraverso l’istituzione di un Fondo di rotazione e di un Fondo di garanzia, la riorganizzazione del sistema dei Confidi, la realizzazione di strumenti di finanza straordinaria a supporto delle aziende in difficoltà, l’attivazione dei Fondi BEI – Banca Europea per gli Investimenti.
Ed ancora, mediante l’individuazione dei sistemi reticolari e distrettuali regionali, il finanziamento delle reti e dei distretti attraverso i contratti di investimento (semplici e complessi) ed attraverso i PIA – pacchetti integrati di agevolazione, Gli aiuti minori, in “de minimis” e fino a 200.000 euro, l’attivazione del credito d’imposta per gli investimenti produttivi e la progettazione, implementazione, validazione e diffusione di standard di processo (sistemi di gestione), la progettazione, implementazione, validazione e diffusione di standard di prodotto (certificazione e disciplinari).
La creazione di nuovo valore aggiunto si focalizza su tre linee (imprese giovanili, imprese innovative, microimprese) attraverso le quali il Settore intende introdurre processi di innovazione nel sistema d’offerta regionale, aumentare la capacità di penetrazione dei mercati internazionali, aumentare il Pil regionale attraverso la generazione di valore aggiunto in quei settori dove il grado di dipendenza dall’estero e dalle altre regioni è particolarmente alto.
Per raggiungere questi obiettivi si punta al finanziamento di nuove imprese giovanili basate sull’industrializzazione di progetti di ricerca e innovazione (spin-off della ricerca), finanziamento di nuove unità locali di imprese nazionali e/o internazionali che operano in settori ad alto contenuto di innovazione e di tecnologia (spin-off dell’innovazione), finanziamento di nuove imprese che intendono operare nei settori metalmeccanico, alimentare, chimico e del legno e che attivano processi innovativi o produzioni sostitutive in grado di ridurre la dipendenza dall’esterno, finanziamento di nuove imprese che intendono operare in specifici comparti del settore Ict e del terziario avanzato che attivano progettualità finalizzata a rendere maggiormente efficienti le aziende che operano nei settori metalmeccanico, alimentare, chimico e del legno, finanziamento di nuove imprese che intendono operare a supporto dei processi di internazionalizzazione delle imprese regionali; finanziamento di nuove imprese che intendono erogare servizi inseriti in reti e network internazionali e che possono incrementare la quota di export delle aziende regionali.
L’Asse infrastrutture concentra gli interventi finalizzati al miglioramento della competitività del Sistema in termini di dotazioni logistiche, commerciali, tecnologiche e di mobilità che si pongono in modo trasversale rispetto ai microsistemi produttivi presenti sul territorio. Le direttrici dello sviluppo infrastrutturale puntano ad assicurare adeguate infrastrutture al servizio delle imprese e in funzione del posizionamento strategico perseguito nelle differenti aree di insediamento industriale, attraverso la definizione e l’implementazione di piani di azioni coerenti al posizionamento delle aree ASI, la definizione e l’implementazione di piani di azioni coerenti al posizionamento delle aree industriali dei comuni non in area ASI.
Si tende altresì ad aumentare la visibilità delle produzioni regionali assicurando adeguati spazi fisici d’offerta, generalista e specializzata, che fungano anche da attrattori della domanda nazionale e internazionale di beni e di servizi mediante la realizzazione del Polo Fieristico Regionale, la realizzazione del programma fiere ed il sostegno alle aziende per la partecipazione alle principali fiere specializzate nazionali e internazionali.
Altro obiettivo quello di supportare, attraverso l’attivazione della banda larga, lo sviluppo di servizi avanzati (es. marketplace virtuali dove attivare i processi di scambio tra domanda e offerta di beni e servizi) interfacciandoli ed integrandoli con le altre piattaforme istituzionali quali SUAP, Osservatorio dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato, Calabria Sviluppo.
L’Asse Semplificazione e innovazione interviene sugli ambiti dell’ottimizzazione organizzativa nei processi di comunicazione istituzionale e di sviluppo di aree del valore connesse ai processi autorizzativi e di riposizionamento strategico di settori tradizionali come il commercio e l’artigianato puntando a potenziare ed evolvere tecnologicamente il sistema dei SUAP singoli e associati al servizio delle imprese, assicurando cooperazione interistituzionale attraverso adeguate piattaforme tecnologiche in conformità alle prescrizioni normative nazionali e comunitarie.
Si vuole anche programmare il riposizionamento strategico di settori tradizionali focalizzando aree di competitività tendenzialmente separate fra sistemi maggiori e imprenditorialità commerciale e artigianale minore attraverso la realizzazione del Testo Unico per il Commercio, la realizzazione del Testo Unico per l’Artigianato.
L’Asse Prodotto Calabria rappresenta infine l’insieme delle azioni volte alla valorizzazione delle risorse regionali in un’ottica di prodotto costruito in funzione delle capacità del sistema di generare valore immediato (prodotto, appunto).
Le direttrici dello sviluppo puntano a definire il “Prodotto Regione”, inteso come l’insieme di fattori chiaramente riconoscibili dalla fasce di domanda che generano direttamente il valore del sistema; a costruire il sistema d’offerta regionale, quale integrazione sinergica delle offerte che il territorio esprime; ad attivare investimenti mirati per la fruibilità del sistema al fine di rendere attrattivo il sistema e fruibile per le aziende attraverso Poli logistici e distributivi, Comunicazione istituzionali e sociali, Attrattori, Piattaforme tecnologiche (Banda larga, portale dell’artigianato, ecc.). A breve, dopo l’acquisizione di osservazioni e suggerimenti da parte dei soggetti presenti, sarà riconvocato il Tavolo del Partenariato per l’esame della stesura definitiva del Piano triennale.