Giovani imprenditori Ance Calabria, Barberio è il nuovo presidente
È Carlo Barberio il nuovo presidente del gruppo giovani imprenditori di Ance Calabria. Il 36enne catanzarese, è stato già presidente dei costruttori di Catanzaro, vice presidente di Ance Catanzaro e componente del consiglio di amministrazione dell’ente scuola per l’edilizia della provincia.
Barberio è stato eletto all’unanimità e succede ad Antonino Foti. Ad affiancare il neo presidente, in questa prima fase, due vice eletti anch’essi all’unanimità, Marco Curti e Demetrio Pellegrino. Con la sua elezione entra nel consiglio di presidenza dell’Ance Calabria, all’interno del quale porterà le istanze che provengono dal mondo dei giovani.
Tra i principali obiettivi del neopresidente, così come da lui stesso illustrato nel discorso di insediamento, la volontà di accrescere la diffusione della cultura di impresa attraverso momenti di condivisione di competenze e conoscenze, e la formazione attraverso uno stretto e proficuo rapporto con le Università calabresi.
“La qualità delle nostre imprese - ha dichiarato Barberio - deve essere una garanzia di qualità sia per il settore privato che per quello pubblico. Per questo è necessario, per le imprese, investire su innovazione e competenze che sono gli elementi fondamentali di un mercato in continuo cambiamento sia in relazione alle tecnologie costruttive che alle piattaforme informatiche, agli adempimenti burocratici e della sicurezza sul lavoro.
“Contemporaneamente necessita anche un cambio di passo di natura pubblica negli investimenti per le infrastrutture, nella pianificazione urbanistica e nella riconversione delle nostre città verso modelli più sostenibili. Certamente non è facile in questa fase a causa degli effetti che la pandemia ha provocato non soltanto sulla salute ma anche sull’economia del territorio. C’è però anche la ferma volontà dei giovani a reagire a questa emergenza da Covid 19.
“Proveremo perciò a guardare - ha concluso il presidente - oltre l’emergenza per provare ad individuare le opportunità di crescita e rinnovamento alla quale questa fase storica ci obbliga”.