Sanità, Cgil: “Velocizzare ultimazione della Casa della Salute a Chiaravalle”

Catanzaro Attualità

“A pagare il prezzo degli effetti devastanti di malaffare, mala gestione, mala politica, commissariamenti regionali infruttuosi, stallo istituzionale della Regione, non può essere sempre e solo il mondo del lavoro”. È il contenuto di una nota pubblicata dalla Cgil Area Vasta di Catanzaro-Crotone-Vibo, che interviene sui recenti scandali regionali invitando il mondo della politica a non “fossilizzarsi” sullo scontro.

"L’emergenza Covid19, ha accentuato in Calabria la crisi sanitaria che, unitamente alla gestione deficitaria e surreale della gestione sulle nomine dei commissari, ci consegna un clima di grande incertezza che si ripercuote purtroppo sulla popolazione calabrese, ingenerando grandi disservizi, rischi per la salute, delusione, rabbia e malcontento” afferma il sindacato. “Bisogna intervenire con urgenza e con scelte che guardino a nomine che puntino sulla expertise, sulle capacità manageriali e sulla integrità morale di chi sarà chiamato a sanare i guasti creati nel corso degli anni”.

A tal proposito, l’intervento si focalizzare sull'ultimazione della Casa della Salute nel comune di Chiaravalle, progetto ancora in attesa di essere sbloccato e dai tempi tutt’oggi incerti. Serve “una governance autorevole, forte e stabile che provi a gestire l’attuale fase di emergenza complessiva e a costruire una prospettiva che affronti l’acuirsi della crisi nei settori della produzione e dei servizi”, che prevenga la crisi in atto con responsabilità ed efficacia.

“Nei prossimi giorni come Cgil metteremo in campo una serie di iniziative, già in cantiere che guardano alla tutela ed alla salvaguardia dei posti di lavoro a rischio in questi settori, ma che riguarderanno anche sicurezza, prevenzione, sanità sia di carattere ospedaliero che di medicina territoriale, riproponendo le nostre priorità e proposte, peraltro già discusse nei mesi passati, interessando in primis le Prefetture, perché oggi più che mai riteniamo sia necessario l'impegno collettivo e propositivo di tutti, dalle parti sociali, alle istituzioni, alla associazioni, ai cittadini”, concludono.