Antibracconaggio, nel reggino sequestrate, armi e richiami e reti. 12 denunce
Sono 12 le persone denunciate nel reggino dai carabinieri del reparto Soarda con la collaborazione del nucleo Cities in una vasta operazione antibracconaggio.
I Forestali impegnati nelle operazioni, svolte anche con la collaborazione dei volontari dell’associazione ambientalista Cabs (Committee Against Bird Slaughter), hanno sequestrato 8 fucili da caccia con relativo munizionamento, 5 richiami elettroacustici vietati e decine di esemplari di tordi e allodole illecitamente abbattuti.
Nel comune di Nicotera, nel corso di due distinte operazioni, due cacciatori provenienti dalla provincia di Reggio Calabria, un 58enne, e un 20enne, che usavano i richiami illegali, uno dei quali riprodotto da uno smartphone. Stessa sorte è toccata a un 58enne, residente in provincia di Brescia, sorpreso in località Campicello di Cittanova mentre cacciava con le stesse modalità.
In località Prateria di Laureana di Borrello due cacciatori, un 53enne di Palmi e un 69enne, residente in provincia di Brescia, sono stati denunciati per la contraffazione di sigilli, in quanto avrebbero usato come richiami vivi esemplari di allodole catturate in natura e munite di anelli di riconoscimento contraffatti. Nella frazione Gallina nel Comune di Reggio Calabria, tre cacciatori hanno usato un apparecchio elettroacustico. Il più giovane non aveva la licenza di caccia e stava usando il fucile del padre; inevitabile anche la denuncia per porto abusivo di arma e omessa custodia.
Sempre per l’utilizzo di richiami elettroacustici vietati, sono stati denunciati a Brancaleone tre cacciatori che avevano già abbattuto 40 allodole ed un esemplare di pispola, specie particolarmente protetta dalla legge. Per tutti è scattata la denuncia alla procura di Reggio Calabria con richiesta di revoca del porto d’armi.
Infine nella frazione Castellace di Oppido Mamertina, è stato denunciato per furto aggravato di fauna selvatica un 56enne dedito al commercio di cardellini, catturati con le reti da uccellagione. Il soggetto è stato identificato grazie all’uso di telecamere collocate nei siti di cattura.