Rifiuti fuori dallo Jazzolino, Limardo non subisce e “attacca” l’Asp: “deve differenziare come paese civile”
È scattata la polemica sulla montagna di rifiuti che “regna” fuori dall’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, nei pressi dell’obitorio e a due passi dal reparto di Malattie infettive.
Dopo che la redazione di Zoom24 ha acceso i riflettori sulla vicenda un “rimpallo” di responsabilità è uscito fuori nel corso di un’edizione del TgR Calabria dove il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, ha “sbottato” dicendo: “Asp deve differenziare come in un paese civile”.
“Questo sindaco non ci sta ad essere additato al pubblico ludibrio e sentirsi dire ‘vergogna’ per responsabilità che non sono sue” ha dichiarato la Limardo ai microfoni del TgR.
La causa della “montagna” in questione sarebbe stata una mancata differenziazione dei rifiuti da parte della struttura ospedaliera. All’interno dei rifiuti differenziati, infatti, sarebbero presenti anche rifiuti speciali come fiale di sangue, bidoni provenienti dal reparto di Malattie infettive, un catetere pieno, siringhe, mascherine, guanti, flebo, camici.
“Abbiamo invitato l’Asp ad effettuare la differenziata –in questa busta ci si trova di tutto. Noi ci ribelliamo e dichiariamo che non provvederemo più a nessuna raccolta fin quando l’Asp non si deciderà ad effettuare una raccolta differenziata per come nel mondo civile deve accadere” Ha aggiunto il primo cittadino di Vibo.
Immediata la risposta del direttore sanitario dello Jazzolino, Michelangelo Miceli, che ha fatto “mea culpa” ed ha ammesso che la struttura ha avuto “una certa difficoltà” ma che “ora cercheremo di adeguarci anche rapidamente”. Specificando, infine, che “abbiamo anche assunto una disposizione, la scorsa settimana, per potenziare il servizio di pulizia interna”.