Rischio idrogeologico, la Regione avvia 80 procedimenti di esproprio
Costruiamo un territorio più sicuro. Con queste parole il Presidente facente funzione della Regione, Nino Spirlì, ha commentato i nuovi procedimenti di esproprio avviati dalla Regione per “la mitigazione del rischio idrogeologico”.
“Negli ultimi sei mesi le attività sono state incentrate a individuare gli interventi che nel corso degli anni hanno subito un ritardo nella definizione delle procedure acquisitive per capirne le ragioni, sia da un punto di vista tecnico sia da un punto di vista procedurale, per poi individuare la soluzione tecnico normativa che meglio rispondesse alle necessità, in alcuni casi coadiuvati nelle scelte anche dai responsabili del procedimento presenti sul territorio, segno di una buona pratica amministrativa che coinvolge diverse amministrazioni su più livelli” afferma Spirlì, che ritiene che gli iter dovranno essere completati nei termini perentori previsti dalla legge.
In totale si tratta di 80 nuovi espropri, che verranno seguiti da una task force realizzata dalla Regione e formata da professionisti qualificati, in grado di supportare ogni attività legata alla valutazione ed all’acquisizione delle differenti aree.