Sconfitta per la Pirossigeno città di Cosenza
Seconda trasferta consecutiva amara per il colori rossoblù della Pirossigeno Città di Cosenza. A Polistena, nel recupero della nona giornata di calendario, i Lupi di Leo Tuoto hanno subito la rimonta da parte della forte formazione di casa, che è stata indicata come la vera antagonista del Napoli nella lotta per la promozione.
Eppure la Pirossigeno ci ha provato, si è portata in vantaggio nel primo tempo mettendo alle corde i locali e mostrando di poter giocare alla pari con i più quotati avversari. Chiuso il primo tempo in vantaggio per 2-1 grazie ai gol di Grandinetti e Poti, nella ripresa il Cosenza ha ceduto e il Polistena ne ha approfittato.
La seconda frazione di gioco è sembrata la fotocopia di quella vista a Viggiano dove i cosentini hanno subito la stessa rimonta anche con lo stesso punteggio. Una seconda frazione con troppi errori tecnici che hanno agevolato il recupero dei locali. Errori nel palleggio che ha permesso Creaco di salire in cattedra e mettere a segno una tripletta.
Una calo di concentrazione? Stanchezza? Un pizzico di superficialità? Analisi che il tecnico cosentino farà con calma nei giorni di riposo. Sei partite giocare da parte della Pirossigeno con tre vittorie e altrettante sconfitte. C’è da dire che nelle prime sei gara ha incontrato quattro tra le più forti formazioni del girone (Viggiano, Napoli, Regalbuto e Polistenza) e con tutte ha giocato almeno un tempo alla pari e questo dato lascia un po’ di rimpianto.
A fina gara il commento del presidente Fuoco è rasserenante. Fuoco ha voluto fare via telefono i complimenti alla squadra per il primo tempo, sottolineando però il brutto secondo parziale. “State sereni e tranquilli, afferma Fuoco, il primo temo è stato di buon livelli da rivedere il secondo, ma ci può stare contro formazioni costruite per lottare per il primo posto. Il nostro campionato è perfettamente in linea con i nostri programmi e con i nostri obiettivi. Una salvezza tranquilla e qualche soddisfazione sono alla nostra portata2, chiude il presidente Fuoco.