Altomonte sfida impoverimento culturale da Covid con la mostra “Eyes in Color”
Si chiama Eyes in Color, Gli occhi nel colore, la mostra dell’artista calabrese di fama internazionale Franco Azzinari, il Pittore del Vento, che da lunedì 25 gennaio, sarà ospitata nel Museo dell’Alimentazione. Sarà possibile vedere le opere ispirate ai colori e alla gente dell’Amazzonia e che ritraggono i bambini indios, in modalità online.
È quanto fa sapere il Sindaco Gianpietro Coppola, plaudendo al lavoro di promozione dell'assessore al turismo Mario Pancaro e sottolineando come l’iniziativa, patrocinata dall’Amministrazione Comunale e dalla sede Rai Calabria, rappresenti un’importante opportunità ed occasione di crescita culturale.
“Grazie all'immenso lavoro di Franco Azzinari ed alla sua passione artistica, Altomonte – continua il Primo Cittadino – dimostra a tutti che, anche in un momento di grave pandemia e di chiusura totale, le ali forti e libere dell’arte e della cultura sollevano l'animo umano dalle miserie terrene alle vette della spiritualità e dei nobili ideali; un esempio – conclude Coppola – di resilienza e resistenza spirituale senza pari" Franco Azzinari ha inteso dedicare questo lavoro a Papa Francesco e all’Unicef che svolge da sempre un servizio importante a favore dei bambini nel mondo”.
La mostra rappresenta la sintesi delle esperienze, delle suggestioni e delle ispirazioni raccolte e tradotte in arte nei viaggi compiuti in Brasile dal Maestro per approfondire gli studi sulle tribù indigene alla ricerca della purezza e delle espressioni dei fanciulli che vivevano in quel contesto naturale e selvaggio.
Al taglio del nastro simbolico della mostra disponibile fino al 27 febbraio e che, a causa della pandemia e in ottemperanza alle norme di sicurezza e prevenzione, avverrà in remoto, parteciperà tra gli altri la scrittrice candidata al Premio Nobel Màrcia Theòphìlo.
Nei ritratti che l’artista italiano dedica oggi alla mia Amazzonia – si legge nella sua recensione critica – non ci sono solo i colori accesi della mia gente, i caratteri forti dei loro volti, la forza espressiva di un popolo eternamente in fuga e depredato, la bellezza dei paesaggi che hanno accompagnato la mia esistenza e la mia formazione culturale, ma ci sono soprattutto i bambini indios della mia terra, e che Azzinari racconta e rappresenta cogliendone i colori dentro ai loro occhi, che è quanto di più vero e di più reale si possa cogliere lungo le mille foreste verdi e lussureggianti della mia gente.