Restituzioni 2001-2011, dieci anni di attività del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
Martedì 17 aprile, a Cosenza, Palazzo Arnone, in occasione della XIV Settimana della Cultura, la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria diretta da Fabio De Chirico e il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza comandato dal capitano Raffaele Giovinazzo, inaugurano la mostra Restituzioni 2001 – 2011 – Dieci anni di attività del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, realizzata grazie al prezioso supporto della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Calabria, diretta da Simonetta Bonomi.
In esposizione, per documentare l’azione di prevenzione e repressione dei reati perpetrati in danno al patrimonio culturale calabrese, una selezione ragionata di opere d’arte di eccezionale pregio. Tredici le opere pittoriche, archeologiche e librarie di grande valore che saranno per la prima volta presentate tutte insieme in un unico allestimento nelle sale della prestigiosa Galleria Nazionale di Cosenza.
La mostra a cura di Fabio De Chirico, con il progetto scientifico di Francesca Cannataro e Valentina Cosco, mette insieme una serie di capolavori unificati dal tratto comune dell’avvenuta restituzione alla pubblica fruizione, documentando, nel loro insieme e nella diversità della loro natura, tutto l’operato sul territorio calabrese dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza. Ogni reperto, ogni dipinto, ogni opera esposta è la storia di un illecito commesso e di un’offesa subita dal patrimonio culturale calabrese e nazionale, ma è anche il racconto di un felice ritrovamento.
«Ho accolto con viva soddisfazione – ha dichiarato il soprintendente De Chirico - l’iniziativa del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza di organizzare questa mostra per documentare i dieci anni di attività operativa, condotta in stretta collaborazione, ognuno secondo le specifiche competenze, con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con le sue articolazioni periferiche e svolta in piena sinergia anche con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria»
«Un’iniziativa che – ha detto il Capitano Giovinazzo - superando il momento puramente celebrativo, vuole, anzitutto, testimoniare l’alacre lavoro condotto per preservare e tutelare i beni culturali calabresi, non solo dagli attacchi delle più agguerrite consorterie criminali, ma anche dalla “leggerezza” con cui spesso si considera il nostro patrimonio culturale».
La mostra rimarrà aperta dal 17 aprile al 6 maggio e sarà visitabile tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, escluso domenica 29 aprile.