Spezzano Albanese. Convegno sulla poetessa Cristina Campo

Cosenza Attualità

Perchè Un convegno Su Cristina Campo a Spezzano: Tra le varie attività culturali promosse dalla nostra piccola Biblioteca, l'omaggio a Cristina Campo (che si articolerà in tre giorni: 25, 26 e 27 marzo 2011) non solo si inserisce in una logica programmatica fulcrata sulla diffusione della lettura, ma vuole essere un segno, il nostro segno nella "fioritura d'attenzioni" che – finalmente - ora è rivolta ad una per lungo tempo inascoltata e mal nota voce poetica del Novecento italiano! Proporlo all'attenzione di un pubblico eterogeneo (alunni delle scuole ... e utenti adulti della biblioteca civica) vuole appunto essere il nostro contributo a far conoscere una voce poetica di straordinaria profondità, concentrata - come testimoniano i suoi scritti (poesie, saggi, traduzioni, carteggi) e come sottolineano vari studiosi - nella ricerca della perfezione, della bellezza, intesa come splendore della verità. Le giornate di studio saranno impreziosite dalla presenza - guida di relatori illustri, tra cui Giovanna Fozzer (filologa, poeta ... ) e Margherita Pieracci Harwell: (la Mita del carteggio più importante ... ) testimone, amica, di Cristina Campo. Non possiamo non ricordare che Cristina Campo con la sua grazia, empatia ed amorevole attenzione seppe consolare gli ultimi giorni dell'amico Corrado Alvaro, nostro conterraneo.

Cristina incontrò Corrado Alvaro all'inizio del 1956 quando era già GRAVEMENTE MALATO e negli ultimi due mesi della sua esistenza terrena quotidianamente gli fece visita, assistendolo come una infermiera, vegliando su di lui sino a quando lo scrittore morì (notte dell'11 giugno 1956). Cristina conobbe e ne divenne Amica, l'illustre junghiano ERNST BERNHARD, internato a Ferramonti di Tarsia (CS) il 1940-1941, quando per interessamento dell'archeologo G. Tucci, fu liberato.

FIORITURA D’Attenzione.

Cristina Campo, nom de plume di Vittoria Guerrini, (Bologna 1923-Roma 1977) è una delle voci poetiche più alte della letteratura italiana del Novecento. Fu poetessa raffinata ed élitaria, saggista di originale metodologia, finissima traduttrice. Quando altri si votavano alla letteratura engagée, lei con elegante “sprezzatura” seppe scrivere di fiabe e di misteri, di tappeti e di flauti, mandalici simboli del destino; e, con weiliana “attenzione“, di amicizia, di sacralità, di liturgia.