Quinta bolgia, nessun luogo a procedere per Muraca e Strangis. A giudizio Ciccone e Rocca

Catanzaro Cronaca

Nessun luogo a procedere per l'ex consigliere comunale di Lamezia Terme, Luigi Muraca, e per Tommaso Strangis, dipendente della ditta Rocca ed entrambi indagati nel processo scaturito dall’operazione Quinta Bolgia (QUI).

La richiesta di rinvio a giudizio a loro carico è stata infatti rigettata. Andranno invece a processo Eliseo Ciccone e Pietro Rocca.

Il Gup del Tribunale di Catanzaro, Paola Ciriaco, al termine dell'udienza preliminare ha infatti disposto il giudizio per l’ex direttore della centrale operativa del 118 di Catanzaro e per l’amministratore unico della società Rocca servizi.

Il primo risponde dell'accusa di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, mentre al secondo si contesta l’associazione mafiosa.

Muraca e Strangis erano stati arrestati nel corso del blitz scattato il 12 novembre 2018 quando sono state emesse 22 ordinanze di custodia cautelare (QUI) su richiesta della Dda nei confronti di politici, imprenditori ritenuti di riferimento della cosca Iannazzo-Cannizzaro-Daponte, dirigenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e dipendenti delle ditte Putrino e Rocca di Lamezia, operanti nei servizi sanitari e onoranze funebri.

Inchiesta che ha poi portato allo scioglimento dell’Asp di Catanzaro per infiltrazioni mafiose (QUI).