Terme Luigiane. Ferrara (M5s): “Regione intervenga per lavoratori e bene pubblico”
Sollecita un intervento della Regione Calabria, ente proprietaria della acque, l’eurodeputata del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara. Un intervento grazie al quale l’Ente diventi garante della salvaguardia dei livelli occupazionali e della continuità nell’erogazione dei servizi delle Terme Luigiane.
“La Regione Calabria non può rimanere in silenzio. La sospensione delle attività delle Terme Luigiane, senza una data certa e prossima di riavvio dei servizi, porterebbe all’abbandono e quindi al deterioramento dell’intera struttura. La Regione, dunque, abbandoni il ruolo di spettatore silente, si faccia promotrice della nuova era delle Terme Luigiane, fonte di economia per il comprensorio del medio Tirreno cosentino e si impegni – conclude Laura Ferrara - affinché si concluda nel più breve tempo possibile la redazione di un bando, trasparente ed europeo, per la nuova concessione”, ha scritto la pentastellata.
Per la Ferrara è indispensabile “preservare i posti di lavoro e il bene pubblico rappresentato dalle Terme Luigiane. Questi gli unici interessi che dovrebbero muovere la Regione Calabria per un tempestivo intervento nella dannosa diatriba che vede contrapporsi i sindaci dei Comuni interessati, Guardia e Acquappesa, e la società subconcessionaria dei servizi termali”.
“Le tensioni di questi giorni e l’eventuale mancato rispetto, da entrambe le parti interessate, degli accordi prestabiliti, porteranno inevitabilmente a contenziosi legali che non faranno altro che allungare i tempi di redazione del nuovo bando e quindi il passaggio di consegne effettivo fra vecchi e nuovi subconcessionari. Al di là degli interessi di parte – continua la pentastellata -, la politica deve porsi a garanzia degli interessi collettivi. Una eventuale interruzione prolungata dei servizi, dovuta anche ai contenziosi, creerà un ostacolo alla tutela dei livelli occupazionali ed un grave danno al compendio termale. L’economia dell’intero territorio ne risentirà pesantemente e, visto il periodo storico che stiamo vivendo, non è accettabile rinunciare ai flussi turistici che le cure termali richiamano ogni anno in questa area”, prosegue la deputata.