Confluenze promuove “La lettura cura... La lettura libera” per bimbi ospedalizzati e detenuti
Si è conclusa con successo la prima edizione del progetto di solidarietà e cultura promosso dall’associazione Confluenze dal tema “La lettura cura .... La lettura libera”.
L’interessante e apprezzata iniziativa ha coinvolto 18 scrittori con il fine nobile di regalare alcuni loro libri alle biblioteche del Reparto di Pediatria dell‘Ospedale Civile dell‘Annunziata di Cosenza e della Casa Circondariale della città bruzia.
Per due mesi sono stati gli stessi autori a presentarsi sulla pagina Facebook dell’associazione e a descrivere sul social le proprie produzioni letterarie, mentre nei giorni scorsi i libri sono stati donati agli ospiti delle due strutture.
“Un buon libro fa sempre bene al cuore e allo spirito di chi lo legge” ha tenuto a sottolineare la presidente dell'associazione culturale, Francesca Daniele, nel corso della visita tenuta presso il Carcere di Cosenza per consegnare i libri donati dagli scrittori alla biblioteca messa a disposizione per i reclusi della struttura.
Grazie all’impegno e alla collaborazione dell'associazione LiberaMente ODV, profuso per mezzo del suo presidente, Francesco Cosentini, e della vice presidente, Giada De Bonis, è stato possibile mettere a disposizione dei detenuti una serie di bellissimi libri, che arricchiranno la biblioteca del carcere.
Intenzione delle due associazioni è quello di dare nuovo impulso alla biblioteca dell’istituto penitenziario, magari con progetti legati alla lettura, consapevoli che la conoscenza può fare la differenza nel percorso di rieducazione.
Perché, come diceva Pennac: “un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso”.
La donazione di Confluenze è stata effettuata direttamente nelle mani della Direttrice dell'Istituto, Maria Luisa Mendicino, accompagnata per l’occasione dall'educatrice Bruna Scarcello.
Allo speciale incontro hanno preso parte anche la vice presidente di Confluenze, Marie-José D'Alessandro, e l'addetto stampa dell’associazione, Valerio Caparelli, che ha registrato l'invito rivolto alla presidente Daniele dalla Direttrice Mendicino, alla guida anche del Carcere di Rossano, a donare altri libri anche alla biblioteca dell'Istituto, da destinare ai reclusi di quella struttura.
Invito a cui Confluenze ha risposto immediatamente in modo positivo, essendo l’associazione a favore della rieducazione del detenuto e promotrice dei migliori riferimenti culturali e dei modelli valoriali di una società civile sana e attenta ai bisogni della comunità.
Proprio per come fatto nel sensibilizzare i suoi associati promuovendo una pedagogia della cura, attraverso la lettura dei libri e con il sostegno di iniziative di intrattenimento dei piccoli ospiti che, loro malgrado, devono affrontare la realtà ospedaliera.
L’altra parte del progetto di Confluenze, con la consegna dei libri donati dagli autori che hanno aderito al progetto di solidarietà e cultura, aumentando la dotazione della biblioteca delle Unità Operative di Pediatria e Chirurgia Pediatrica dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, ha avuto come fine ultimo quello di facilitare nei bambini ricoverati la comprensione e il superamento di paure e fantasie negative che si legano inevitabilmente all'esperienza dell’ospedalizzazione e della malattia.
Un altro incontro molto intenso, tenuto nella biblioteca della Direzione Medica di Presidio, dalla presidente dell'associazione Confluenze, Francesca Daniele, dall'addetto stampa Valerio Caparelli e dai soci Rodolfo Perri, Antonio Mondera e Patrizia Guzzo, alla presenza del Direttore dell’U.O.C. Pediatria dell’A.O. di Cosenza, Natale Dodaro, della Dirigente Medico dell’U.O.C. Direzione Medica di Presidio Unico, Annalisa Orlando, e dell'Infermiera Professionale Monia Pizzuti, Coordinatore Infermieristico dell’U.O.C. Pediatria dell’A.O. di Cosenza.
Il progetto di Confluenze vuole così sostenere il lavoro eccezionale che si svolge quotidianamente all’interno della struttura ospedaliera, con il contributo valido del corpo medico e ospedaliero e dei tanti volontari che si fanno carico delle difficoltà dei piccoli degenti.