Rapani (FdI): «Si imprima la definitiva accelerata alla riapertura dell’ospedale di Trebisacce»
«Sono sempre stato convinto che con la chiusura degli ospedali di Trebisacce e Cariati la fascia Jonica sia stata penalizzata nel diritto alla salute. Dal primo giorno ci siamo battuti per la riapertura dei due nosocomi, consapevoli della necessità che la Sibaritide non potesse rimanere sguarnita di ulteriori posti letto, già sottodimensionati rispetto alle necessità. Ad oggi il nord-est calabrese paga il maggiore dazio in Italia proprio in termini di posti letto con il suo 0,9 posti per mille abitanti; eppure la legge e i livelli essenziali di assistenza indicano quell’indice in tre posti letto ogni mille abitanti. Ho sempre condotto battaglie a difesa dei due presidi ospedalieri e per questo nei giorni scorsi, nella mia qualità di componente dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia, ho scritto al commissario alla sanità calabrese, Guido Longo ed al commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, affinché imprimano la definiva accelerata per la riapertura dell’ospedale “Chidichimo” di Trebisacce dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato e la visita in loco del commissario straordinario per la riapertura nominato nella persona del capo di gabinetto del Ministero della Salute, Andrea Urbani che ha già stanziato circa tre milioni di euro. Non vorrei che non siano compiuti ulteriori sforzi e che ci si fermasse all’ultimo chilometro e per questo vigilerò attentamente. Non sono mai stati d’accordo con quelle soppressioni e l’ho manifestato a chiare note, in quegli anni, a tal punto da abbandonare per protesta l’allora partito di riferimento, il Pdl, nel quale rivestivo anche cariche importanti. Il territorio ed il bene comune prima di ogni cosa. Fratelli d’Italia, a difesa dei diritti dei cittadini, non mollerà mai la presa». È quanto fa sapere Ernesto Rapani, già coordinatore regionale del partito, attuale componente dell’esecutivo nazionale di FdI.