Irregolarità nelle aste giudiziarie a Vibo, nove prescrizioni e un’assoluzione
Reati finiti in prescrizione e un’assoluzione perché il fatto non sussiste. Il Tribunale di Vibo Valentia (presidente Sapia, a latere i giudici Ricotti e Fortuna) hanno infatti dichiarato l’estinzione di tutti i reati, per intervenuta prescrizione, della quale beneficiano nove imputati e hanno assolto, perché il fatto non sussiste, Bruno Pezzo, 44 anni di Sant’Onofrio, difeso dagli avvocati Nazzareno Latassa e Marcello Scarmato, che aveva rinunciato alla prescrizione.
La prescrizione interessa Domenico Mazzotta, Antonio Tassone, Luigi Maggio, Francesco Lione, Angelo Pappa, Giuseppe Isolabella, Filippo Gasparro, Giuseppe Mercatante, Giuseppe Figliuzzi.
Gli indagati nel processo, scaturito dall’operazione “Ultimo incanto” (QUI), erano accusati a vario titolo di turbata libertà degli incanti, falsità ideologica e materiale in atti pubblici, corruzione.
L’inchiesta della Procura di Vibo Valentia era scattata il 13 maggio 2010 contro un presunto “sistema” di aste giudiziarie irregolari.