Lavoratore aggredito a Badolato: la Cgil scende in piazza per i diritti dei lavoratori
“Un lavoratore aggredito dal proprio datore di lavoro nel momento in cui avanza la legittima richiesta di essere pagato(QUI), e con l'aggravante di essere un cittadino extracomunitario originario del Gambia. Quanto è accaduto a Badolato racconta l'epilogo di una storia di ordinaria discriminazione razziale e odio etnico, un episodio di sfruttamento tra i tanti che negli ultimi anni come sindacato abbiamo registrato, combattuto e denunciato. Nel ringraziare le forze dell'ordine per il prezioso lavoro di indagine e per l'arresto dei colpevoli, vogliamo rimarcare proprio alla vigilia della grande mobilitazione unitaria per i lavoratori del settore agricoltura che continueremo a vigilare affinché questi episodi non si ripetano: un impegno costante che diventa battaglia radicale al razzismo e al caporalato”. E' quanto afferma il segretario generale della CGIL Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese.
“I lavoratori del settore agricoltura- afferma ancora Scalese - in tutto il periodo della pandemia hanno contribuito, e continuano a mantenere, un settore fondamentale come quello dell'agro-alimentare ricevendo zero aiuti e zero diritti. Per non parlare del fatto che migliaia di lavoratori provenienti dai Paesi extracomunitari continuano ad subire discriminazioni, senza nessuna tutela, come dimostra l'episodio di Badolato. Ecco perché è importante scendere in piazza domani, davanti alle sedi delle Prefetture, a sostegno della piattaforma rivendicativa per chiedere a Governo e Parlamento di modificare il decreto Sostegni che contiene gravi discriminazioni nei confronti del lavoro agricolo. Il Governo – conclude - deve ascoltare il grido di rabbia e di dolore che viene da questi lavoratori che oggi si sentono dimenticati dopo essere stati, per tanti mesi, considerati essenziali. E senza distinzione di colore della pelle e razza”.