Processo Imponimento, Comune di Cortale si costituisce parte civile
Il Comune di Cortale si costituisce parte civile nel procedimento penale pendente davanti al Tribunale di Catanzaro scaturito dall’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro “Imponimento”.
È la decisione della Giunta che, guidata dal sindaco Francesco Scalfaro, in vista dell’udienza fissata dal giudice per le indagini preliminare per il 14 aprile, ha deciso di avviare il procedimento.
Lo scorso 5 marzo, infatti, in seguito alla fissazione dell’udienza e la richiesta di rinvio a giudizio depositati dal Pubblico ministero, gli atti sono stati notificati al Comune di Cortale quale persona offesa dal reato: qualora accertati, i reati contestati agli imputati – parliamo di 325 persone e oltre 400 api di imputazione - comporterebbero il diritto del Comune al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti, compresi quelli derivanti dalla lesione dell’immagine.
Il Comune di Cortale non dispone di un ufficio di avvocatura e quindi ha dato il mandato all’avvocato Giuseppina Sibio del Foro di Vibo Valentia, ritenuta idonea ad assumere l’incarico.
“Siamo davanti ad un processo che mette alla sbarra oltre dieci anni di storia criminale. Vogliamo prendere posizione concretamente contro i danni nefasti del condizionamento perpetuo del nostro territorio – afferma il sindaco di Cortale, Francesco Scalfaro - soffocato dalla prepotenza e dall’arroganza criminale che ne ha condizionato lo sviluppo e impoverito il tessuto sociale. La nostra costituzione di parte civile è un segnale alla comunità, di come la legalità e la trasparenza restano la bussola del nostro operato e il collante delle forze sane della società civile che vuole guardare al futuro con fiducia, libera da condizionamenti”.