Operazione “Never Dream”, Lico passa ai domiciliari
Passa ai domiciliari Rocco Lico, coinvolto nell’ operazione “Never Dream”. L’uomo, originario di San Gregorio d’Ippona, era detenuto nel carcere di Vibo Valentia.
Il Tribunale di Bologna ha infatti accolto le tesi difensive del lsuo egale, Francesco Muzzopappa, e ha quindi disposto per lui gli arresti domiciliari.
L’operazione, condotta da carabinieri e Finanza di Rimini, ha iscritto nel registro degli indagati 22 persone, mentre cinque, di cui tre in carcere e due ai domiciliari, sono state arrestate (QUI).
Le accuse mosse a vario titolo sono associazione per delinquere finalizzata all’emissione di fatture inesistenti, truffa, riciclaggio ed auto-riciclaggio, usura, estorsione, trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori, indebito utilizzo e falsificazione diì carte di credito e di pagamento, falsificazione di monete, spendita e introduzione di monete falsificate.
Le indagini hanno permesso di fare luce su un presunto sodalizio con base nel Riminese, ma con ramificazioni e interessi economici anche in altre province (Pesaro, Vibo Valentia, Varese, Monza Brianza, Bari).
Al vertice, secondo gli investigatore, ci sarebbe stato proprio Lico che in base alle investigazioni e con la compagna Monica Vicino, 47enne di Rimini e Pietro Lafabiana, 49enne di Misano Adriatico, avrebbero gestito un business con un giro d’affari fino a 20 milioni di euro.