Stroncato da un malore il figlio di Natuzza Evolo: aveva 73 anni
Un infarto si è portato via Antonio Nicolace, il figlio “discolo” ma prediletto di Natuzza Evolo. L’uomo, di 73 anni, stava svolgendo dei lavori in un appezzamento di terreno di sua proprietà situato in via Comparni, a Paravati, quando è stato colto da un malore.
Purtroppo inutili si sono rilevati i soccorsi prestati dal medico di famiglia e dai carabinieri della locale stazione. Sul posto sono giunti anche i sanitari del 118 che hanno provato ad intervenire con un defibrillatore ma l’uomo non ce l’ha fatta.
Antonio Nicolace, impiegato provinciale in pensione, lascia la moglie e tre figli. Dalla morte della mamma, avvenuta il giorno di Ognissanti del 2009, si stava spendendo con tutte le sue energie per far conoscere i carismi e la santità dell’umile donna di Paravati. Una gioia immensa, che traspariva dal suo volto, è stata provata dall’uomo due anni fa quando il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Luigi Renzo, ha aperto la causa di beatificazione per Natuzza, istituendone l’apposito tribunale.
IL CORDOGLIO DI SPRLÌ
«Apprendo con estremo dispiacere della morte di Antonio Nicolace. Nella certezza che si trovi già tra le braccia della sua Santa Mamma ed eroica calabrese, la Serva di Dio Natuzza Evolo, prego Nostro Signore per la sua anima ed esprimo il mio cordoglio alla famiglia tutta e abbraccio fraternamente il dottor Fortunato Varone, nipote di Antonio Nicolace e fidato collaboratore della Giunta regionale in qualità di dg della Protezione civile». Lo afferma il presidente della Giunta regionale, Nino Spirlì.