Denuncia di Caligiuri sul degrado delle ferrovie

Calabria Attualità

Ancora una volta le Ferrovie della Calabria sono protagoniste di tagli e decisioni che penalizzano oltremodo il personale dipendente e i cittadini. Dopo aver eliminato in passato diversi collegamenti da e per Cosenza provocando gravi disagi all’utenza di tutto il territorio presilano, circa un mese fa sono state cancellate due corse pomeridiane di pulmann ed è stato chiuso il tratto ferroviario Cosenza-Camigliatello e il collegamento Cosenza-Spezzano Sila è stato soppresso da circa otto mesi. Per non dire, poi, che nei giorni festivi, non c’è nessun collegamento, né su ruota né su ferro, da e per Cosenza. Complessivamente negli ultimi tempi sono stati tagliati un milione e 300 mila chilometri di corse di pulmann. A ciò si aggiunge il fatto che nelle prossime settimane sarà chiusa al traffico la tratta Pedace-Camigliatello e verrà trasformata a servizio turistico su richiesta, con gravi ripercussioni soprattutto sugli studenti e sui lavoratori pendolari che utilizzavano ogni giorno questa tratta per recarsi al lavoro o per frequentare le scuole medie superiori del capoluogo o la stessa università della Calabria. Il personale delle Ferrovie della Calabria, con una nota diramata il 18 marzo, ha denunciato che a decorrere dal 15 maggio 2011 saranno disdetti una serie di accordi che andranno ad intaccare i loro già magri salari, creando una serie di rischi sia per quanto riguarda i livelli occupazionali che il sacrosanto diritto alla mobilità dei cittadini calabresi.

Mi auguro che la Giunta Regionale della Calabria intervenga perché sia affrontata immediatamente la gravissima situazione che si è venuta a determinare e che mette a repentaglio la vita della più grande e importante azienda di trasporti della Calabria. Qualora non ci dovessero essere risposte immediate ci faremo promotori nei prossimi giorni di una serie di iniziative volte a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul grave stato di crisi che investe le Ferrovie della Calabria e presenteremo un Ordine del Giorno da discutere nella prossima seduta del Consiglio Provinciale di Cosenza, a difesa della salvaguardia dei posti di lavoro e del sacrosanto diritto dei cittadini alla mobilità.