Poliambulatorio di Roggiano Gravina, Guccione: “Evidente il degrado. Spoliazione servizi a danno dei cittadini”
“All’interno del Poliambulatorio di Roggiano Gravina sono ben evidenti i segni di degrado a causa anche della mancata manutenzione ordinaria. Una struttura pubblica realizzata con finanziamenti del Ministero della Salute (fondi ex articolo 20 legge 67/88) ha visto chiudere nel corso degli anni molti servizi ambulatoriali con enormi disagi per gli abitanti dell’intera Valle dell’Esaro”.
È quanto afferma il consigliere regionale del Partito Democratico Carlo Guccione che stamattina, accompagnato dall’assessore del Comune di Roggiano Gravina Pina Vano e dal segretario del circolo del Pd di Roggiano Francesco Grosso, ha effettuato una visita ispettiva al Poliambulatorio.
“Questa struttura ha potenzialità enormi ma i servizi sono stati ridimensionati. Oggi oltre ad essere Centro vaccinale ospita la Guardia medica, l’ufficio Cup, il servizio Adi (Assistenza domiciliare integrata), l’Ufficio veterinario, Il CIM (Centro di igiene mentale) e l’ambulatorio di fisioterapia. Nel corso degli anni – dichiara il consigliere Guccione - sono stati chiusi l’ambulatorio di Diabetologia, Urologia, Fisiatra e il Centro prelievi. La palestra per la fisioterapia è amplia ma i macchinari e le varie attrezzature andrebbero riammodernati. Vi è stata una vera e propria spoliazione dei servizi sanitari a danno dei cittadini che oggi sono costretti a fare numerosi chilometri per fare esami e ricevere cure appropriate. Gli spazi della struttura pubblica consentirebbero tra l’altro non sono la riattivazione delle attività oggi chiuse ma anche l’implementazione dei servizi con la Specialistica di Ortopedia, Oculistica e Cardiologia.
Ormai è assodato che la pandemia ha mostrato la necessità di ripensare la medicina territoriale che deve essere il primo punto di riferimento per il cittadino evitando in questo modo di sovraccaricare le strutture ospedaliere. Ecco perché diventa fondamentale potenziare il Poliambulatorio di Roggiano Gravina che andrebbe a coprire una popolazione di oltre 20mila abitanti. L’attivazione poi di maggiori prestazioni e la copertura di tutte le branche specialistiche, dotando la struttura di strumentazioni moderne e adeguate, permetterebbe di abbattere notevolmente le liste d’attesa. Tra l’altro – continua Carlo Guccione - nell’ultimo Decreto approvato dal Consiglio dei ministri sono stati stanziati 500 milioni di euro per il recupero delle liste di attesa per prestazioni di specialistica ambulatoriale non erogate nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria. Nell’ultimo anno l’Asp e l’Azienda ospedaliera di Cosenza hanno erogato oltre due milioni di prestazioni sanitarie in meno. Non si muore solo di Covid e a causa della mancata possibilità di ricevere le cure appropriate si rischia di aumentare le morti per altre patologie.
È necessario, dunque, potenziare la medicina territoriale. Nei prossimi giorni – conclude - presenterò una proposta al commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina per il potenziamento del Poliambulatorio di Roggiano Gravina”.