Carenza idrica nel crotonese, Coldiretti lancia l’allarme: “Situazione diventa critica”
“La situazione della carenza idrica ai fini irrigui nel comprensorio Valle Tacina e Isola Capo Rizzuto, diventa critica”. Lo mette nero su bianco la Coldiretti Calabria, che chiede l’intervento immediato del dipartimento agricoltura regionale e del prefetto.
“A farne le spese sono gli agricoltori che devono fare i conti, come se non bastasse dopo la pandemia da Covid, con le incertezze dovute al diniego nei rilasci di acqua ai fini irrigui, da parte della società a2a che gestisce da dominus incontrastata i laghi silani” denuncia Franco Aceto. “Abbiamo altresì conoscenza che la società a2a mette in atto forme ostruzionistiche per i rilasci idrici anche in altre parti del territorio calabrese e questo denota e avvalora il suo strapotere di sentirsi padrona, ci sia permesso di dirlo, in casa d’altri!”.
“La situazione che descrive il Consorzio di Crotone anticipa le conseguenze negative per gli agricoltori, per l’economia del territorio, e come sempre in modo responsabile e costruttivo illustra con dovizia di particolari la situazioni proponendo, soluzioni praticabili che possono contribuire ad alleviare la situazione” continua Aceto. “ Il Consorzio di Bonifica si è reso parte diligente di un programma irriguo che però non è stato condiviso dalla Regione Calabria. A fronte di quanto sta già accadendo e può accadere il Consorzio, fedele alle sue funzioni e compiti, di Ente che collabora con la Regione, necessita di una presa di posizione netta e decisa da parte delle Istituzioni Regionali che riteniamo possa essere favorita dall’autorevole mediazione della Prefettura di Crotone”.