Arcidiocesi Catanzaro. Mons. Bertolone nuovo Vescovo
Monsignor Vincenzo Bertolone, della Congregazione Missionari Servi dei Poveri "Boccone del Povero", fino ad oggi vescovo della Diocesi di Cassano Ionio, e' il nuovo Pastore dell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. La nomina e' stata ufficializzata stamane in contemporanea nelle cattedrali di Cassano e Catanzaro, e in Vaticano. Nel duomo cassanese il compito e' spettato al vicario generale, monsignor Francesco Oliva, davanti al clero ed ai religiosi, ai sindaci del comprensorio ed a centinaia di fedeli. Dando lettura della missiva vaticana, firmata dal Nunzio Apostolico in Italia, monsignor Giuseppe Bertello, don Oliva ha reso nota la scelta del Sano Padre Benedetto XVI, che ha inteso chiamare monsignor Bertolone alla guida della Chiesa particolare catanzarese, in sostituzione di monsignor Antonio Ciliberti, dimessosi per motivi di eta'. L'annuncio, accolto tra le lacrime e la palpabile commozione dalla folla, e' stato salutato dagli applausi dei presenti. Subito dopo, dall'altare e' stato divulgato il contenuto del messaggio che monsignor Bertolone, nato a San Biagio Platani (in provincia di Agrigento) il 17 novembre del 1946, ha voluto indirizzare alle genti della millenaria diocesi di Cassano Ionio. "Nell'offrire la mia disponibilita', carica di trepidazione per l'alto, arduo e delicato compito che mi attende, guardando con fiducia e speranza alla terra ed ai fratelli e sorelle che mi accoglieranno e per i quali prestero' ed offriro', con umilta', il mio ministero episcopale, guidato dall'Immacolata, ispirato dal genio di Cassiodoro e dalla spiritualita' di san Bruno, sostenuto dalla soavita' pastorale di san Vitaliano e dalla forza del martirio di sant'Agazio - ha detto il Presule - non posso ne' voglio nascondere il sentimento di sofferenza che mi procurano il dover lasciare tante persone davvero care ed il non poter vedere realizzati tanti progetti in fieri e tante idee che la visita pastorale mi aveva messo nel cuore". Ha proseguito monsignor Bertolone: "Nel lasciarvi, mi pervade un senso ch'e' insieme di nostalgia, di rimpianto, di desiderio. Sento percio' il bisogno di rivolgervi un ultimo saluto, mentre con la mente abbraccio il paesaggio unico, qua impervio e solitario, la' ridente nel sole delle spiagge d'oro, impresso nell'ultimo sguardo della mia cara madre, che qui ha concluso la sua esistenza terrena legandomi per sempre a questa nostra terra. Vado col pensiero alle parrocchie, ai palazzi, alle chiese, agli istituti, al seminario, alle case religiose ed a tutte queste opere dell'uomo abitate da visi ormai divenuti familiari, come le fiorenti attivita' legate alle scansioni delle stagioni. Rivedo i tanti momenti vissuti con i sacerdoti e con i laici; rivedo tante feste popolari espressione delle vivissime tradizioni cristiane. E rimpiango quello che non ho potuto vedere completato: c'era da attuare con prudenza ed energia quanto il Magistero e la Cei propongono, e cio' ho cercato di fare prima in me, poi nei sacerdoti, poi nel popolo e tra le istituzioni. La buona volonta' non e' mancata, lo sforzo, l'impegno, l'entusiasmo neppure, ma ne sono venuti fuori solo degli abbozzi, ed anche questi non sempre soddisfacenti: crisalidi, insomma, non ancora farfalle". Ha quindi aggiunto: "Mi resta la consapevolezza di avere molto seminato e molto offerto in termini di formazione e di stimoli, mediante la missione popolare, le lettere pastorali, la visita pastorale ed i numerosi incontri, convegni e conferenze, ma tanto ancora resta da fare. Prego pertanto il Signore affinche' faccia fruttificare il buon seme ed invii in questo lembo di Calabria un Pastore attorno a cui tutti possiate stringervi, per rendere meno gravosi i suoi compiti di Vescovo oggi cosi' difficili". In coda, l'invito alla speranza ed alla fiducia: "Non abbiate timore di cio' che vi attende, dell'avvenire, del mondo e degli uomini che verranno. Vivendo tra voi, ho scoperto il vero tesoro delle comunita', i nostri giovani: spesso costretti a non nutrire prospettive e ad andar via, posseggono qualita', intelligenza e valori da custodire gelosamente, e coltivare alacremente, per assicurare un futuro degno a loro ed alla Calabria intera". Congedandosi, monsignor Bertolone ha rivolto un affettuoso saluto a tutto il Clero, le istituzioni ed ai fedeli dell'arcidiocesi di Catanzaro-Squillace ed monsignor Antonio Ciliberti, che dal canto suo, nel dare notizia in Duomo della designazione del neoarcivescovo, si e' detto certo che "egli, ottemperando alla particolarita' del carisma della sua vocazione religiosa, ricerchera' i deboli e gli indigenti, quanti non contano per il mondo, al fine di impreziosire la nostra Chiesa con la ricchezza della poverta', e perpetuera' il rapporto di collaborazione con le Istituzioni che hanno a cuore la dignita' dell'uomo ed il bene comune, nello spirito della solidarieta', espressione piu' alta della maturita' culturale dei popoli e delle civilta'". Per volonta' della Santa Sede, fino alla nomina del suo successore sul soglio episcopale di Cassano Ionio, monsignor Bertolone continuera' a reggere le sorti della Diocesi cassanese, di cui sara' amministratore diocesano. Il suo ingresso nell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace avra' invece luogo il 29 maggio.